Comunicato stampa

NOBEL: LA GRANDE SCUOLA ITALIANA DEI RAGGI X

08/10/2002

Gli scienziati italiani,e in particolare quelli del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), vantano una grande tradizione nel settore dei raggi X - premiato oggi con il Nobel a Giacconi - avendo anch'essi raccolto e rilanciato nel nostro Paese l'eredità scientifica di Bruno Rossi e Giuseppe "Beppo" Occhialini, i padri fondatori dell'astrofisica delle alte energie

La notizia del conferimento del Premio Nobel a Riccardo Giacconi e' stata accolta con grande favore dalla comunita' scientifica italiana e in particolare dai numerosi fisici che lavorano nella Astronomia X, il settore fondato da Giacconi 40 anni fa.

Il grande contributo di Giacconi - come spiegano Enrico Costa e Luigi Piro dell'Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Roma - e' stato la scoperta (grazie a un esperimento da razzo proposto dal grande fisico italiano Bruno Rossi, all'epoca al MIT), che dal cielo arrivano, oltre alla luce ed ai raggi cosmici, i raggi X. Una scoperta che ha svelato un mondo straordinario di fenomeni violenti e drammatici che si verificano in stelle ed in galassie molto particolari.

Giacconi - sottolineano i due ricercatori del CNR - ebbe l'intuizione che per raggiungere nella Astronomia X prestazioni comparabili a quelle della Astronomia ottica, bisognava creare dei telescopi per i raggi X analoghi a quelli usati dagli astronomi ottici, ma molto piu' complessi; per non contare il fatto che per osservare i raggi X bisogna andare al di sopra della atmosfera terrestre. Lo sviluppo di tali ottiche ha portato nel 1977 al satellite Einstein e nel 1999 al satellite Chandra (in onore di un altro astrofisico vincitore di premio nobel).

Gli scienziati italiani, in particolare quelli del CNR, sono molto attivi in questo settore, avendo anche essi raccolto e rilanciato, nel nostro paese, l'eredita' scientifica di Bruno Rossi e Giuseppe "Beppo" Occhialini, i padri fondatori dell'astrofisica delle alte energie. Oltre il grande successo di BeppoSAX, basato anche esso su ottiche per raggi X, i ricercatori del CNR svolgono infatti un ruolo primario in missioni di astronomia X come ad esempio INTEGRAL, che sara' lanciato il prossimo 17 ottobre. La astronomia X ha dato, tra l'altro, la prima prova dell'esistenza dei Buchi Neri, ha mostrato che lo spazio tra le galassie non e' vuoto ma contiene un gas ad altissima temperatura. e ha permesso di identificare i resti di esplosioni cosmiche quali Supernove e Lampi di raggi Gamma.



Roma, 8 ottobre 2002

Per ulteriori informazioni: Enrico Costa 06-49934004

Luigi Piro 06-49934007 3393691402



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