Speech by President

Discorso di inaugurazione al 65° Congresso internazionale di medicina aeronautica e spaziale

11/09/2017

Foto di gruppo autorità civili e militari
Foto di gruppo autorità civili e militari

Si è aperto questa mattina il 65° Congresso internazionale di medicina aeronautica e spaziale, organizzato dal ministero della Difesa, che prevede la partecipazione di oltre 400 scienziati ed esperti del settore aeromedico. La cerimonia inaugurale ha avuto luogo presso l’aula convegni del Cnr alla presenza di autorità civili e militari, tra cui il gen. Enrico Tomao, Ispettore Generale della Sanità Militare; il presidente del Cnr Massimo Inguscio; il capo di Stato maggiore della Difesa, gen. Claudio Graziano; il sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi e, a chiusura, il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani.

Di seguito il discorso inaugurale del presidente Cnr, Massimo Inguscio.

11 settembre 2017. Discorso di inaugurazione al 65° Congresso internazionale di medicina aeronautica e spaziale, presso il Consiglio nazionale delle ricerche, Roma

"Buongiorno signore e signori delle Istituzioni, Colleghi scienziati, amici. Come italiani e ricercatori del Cnr ci riteniamo davvero orgogliosi di essere stati scelti quale sede per ospitare il 65° Congresso internazionale di medicina aeronautica e spaziale 2017, alla presenza di istituzioni internazionali, europee e italiane, di 450 scienziati di medicina aerospaziale e di professori provenienti da 80 paesi di tutto il mondo.

In questo stesso luogo in cui ci troviamo oggi, nel mese di aprile abbiamo ospitato e coordinato il successo e l’anniversario dei 60 anni dei Trattati di Roma e i 10 del Consiglio europeo della ricerca, insieme al presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, al presidente di Erc Jean Pierre Bourguignon, al ministro dell’Istruzione, università e ricerca Valeria Fedeli, agli scienziati del Cnr, delle università e di altri istituti di ricerca europei. Lo scorso luglio inoltre, come Cnr, abbiamo presentato al Parlamento europeo il programma Foresight, alla presenza del Commissario Ue per la ricerca, la scienza e l'innovazione Carlos Moedas e del vice presidente della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia (ITREE) Patrizia Toia, presentandoci come uno dei principali riferimenti per la ricerca e la scienza in grado di mettere in evidenza questo settore chiave per il futuro. In entrambe le occasioni il Cnr, in linea con il suo piano strategico triennale, ha illustrato l’importanza delle principali aree chiave - come quella della medicina e l’aerospaziale - per l’incremento della salute e del progresso dell’ambiente, ancor più alla luce dell’accordo di Parigi che si terrà nel prossimo dicembre.

L'attuale Cnr copre varie attività e missioni, tra le quali la promozione e conduzione di ricerche di eccellenza e di importanza strategica a livello nazionale e internazionale nel contesto della cooperazione e dell’integrazione europea.Tra gli altri, diversi nostri ricercatori o professori universitari che lavorano a stretto contatto con gli istituti del Cnr sono stati coinvolti negli ultimi anni nei programmi relativi alla medicina spaziale e quindi su argomenti inerenti il Congresso internazionale di medicina aeronautica e spaziale in corso presso la nostra sede. Cito a titolo di esempio gli studi, condotti dall’Istituto di biomedicina e di immunologia molecolare (Ibim-Cnr), sull’utilizzo come modello del riccio di mare per comprendere le reazioni di organismi vivi a radiazioni simili a quelle cui possono essere esposti soggetti umani nelle stazioni spaziali. Di particolare interesse, poi, le ricerche di un gruppo di scienziati Cnr che ha esaminato il ruolo della microgravità sul trofismo delle cellule muscolari, in uno dei quali i topi da laboratorio sono stati esposti per tre mesi a microgravità all'interno della Stazione spaziale internazionale, conducendo analisi dettagliate molecolari e funzionali sulle conseguenze sulle fibre muscolari della prolungata esposizione. Si è rilevato che tutti i muscoli scheletrici subiscono alterazioni significative. Altri studi dell’Istituto per le tecnologie della costruzione riguardano l’uso di modelli matematici per lo studio della propagazione di virus e batteri in ambienti chiusi e, nell’ipotesi di viaggi spaziali lunghi, la possibilità di realizzare robot-chirurghi: 'Robotic Assisted Surgery', che consentano di intervenire chirurgicamente da remoto, a distanza. L'Istituto di scienza e tecnologia dei materiali ceramici (Istec-Cnr) studia invece: tessuti ceramizzati ignifughi e anti taglio, autopulenti a inodore, adatti ad essere indossati nello spazio; nuove nanoparticelle bioriassorbibili e biomimetiche magnetizzabili finalizzate a realizzare terapie mirate anche in assenza di gravità grazie all utilizzo di ‘magnetic driving’; la rigenerazione di osso in assenza di gravità. Il Dipartimento di scienze bio-agroalimentari, infine, svolge attività di ricerca sull'uso delle piante per depurare l'aria delle capsule spaziali e migliorare la wellness dell'equipaggio (oltre che per fornire cibo durante le missioni a lungo termine)"

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