31/05/2021
Nell'intervista rilasciata a "Forbes", la presidente Maria Chiara Carrozza delinea il ruolo dell'Ente di fronte alle sfide strategiche del Paese e ribadisce l'importanza di operare un grande investimento in ricerca e sviluppo e nel capitale umano: in Italia servono più laureati nelle discipline Stem e più ricercatori, con migliori opportunità di carriera e meno vincoli burocratici.
«L’ideale sarebbe avere un sistema di reclutamento europeo e la portabilità della posizione in tutti i centri di ricerca europei per raggiungere un equilibrio tra mobilità in uscita e in entrata degli scienziati. Perché la ricerca e le grandi collaborazioni scientifiche sono, per definizione, prive di confini nazionali».
Con riferimento al ruolo della ricerca nell'emergenza sanitaria, sottolinea che questa è lo strumento strategico del Paese per sviluppare innovazione a favore della società, delle imprese e dei cittadini, soprattutto gli ultimi: il Cnr, con la multidisciplinarietà che lo contraddistingue, avrà modo di offrire il suo contributo. «Il Cnr si articola in più dipartimenti. Quali potenziare, anche in vista delle urgenze di questa fase storica? Non si tratta di privilegiare uno o l’altro perché proprio la multidisciplinarietà è la forza del Cnr e l’approccio multidisciplinare è indispensabile quando si affrontano grandi emergenze, che siano sanitarie o sociali. Ma, se si guarda anche al Pnrr, si capisce bene come le sfide strategiche che abbiamo davanti siano la transizione ecologica e digitale, la salute e la formazione».
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