Press release

RICERCATORI ITALIANI ASSOLVONO PROTEINA PI3Kgamma

27/10/2001

Studiosi italiani correggono colleghi canadesi: non è coinvolta nei tumori del colon.

Grazie a questa assoluzione la molecola ritorna ad essere un bersaglio privilegiato nella generazione di farmaci antinfiammatori con diminuiti effetti collaterali, utili in malattie gravi quali la sclerosi multipla, l'artrite reumatoide e la colite ulcerosa.

 

 

Studiosi dell'Università di Torino - che hanno operato nell'ambito del Progetto Finalizzato Biotecnologie del CNR - in un articolo pubblicato dall'autorevole rivista scientifica Nature hanno chiarito che la proteina PI3Kgamma, prodotta dai leucociti, non è coinvolta nei processi di trasformazione tumorale del colon-retto.

Lo studio molecolare è iniziato quando tre gruppi distinti di ricercatori hanno scoperto e pubblicato contemporaneamente sulla rivista Science che l'assenza della proteina nei topi transgenici evita gli effetti dannosi dei processi infiammatori, con conseguenze molto rilevanti per le possibili applicazioni in campo terapeutico.

Il valore positivo di questa scoperta era stato oscurato quando il gruppo canadese aveva pubblicato sulla rivista Nature una relazione tra il blocco di PI3Kgamma e l'insorgenza di alcuni carcinomi colorettali. Il gruppo italiano ha continuato - nell'ambito del Progetto Finalizzato Biotecnologie del Consiglio Nazionale delle Ricerche, i cui risultati vengono presentati a Genova dal 28 al 30 ottobre - a studiare il meccanismo di azione di PI3Kgamma: "Eravamo tutti d'accordo - spiegano infatti Fiorella Altruda, ed Emilio Hirsch dell'Università di Torino - sul ruolo di PI3Kgamma nel promuovere l'infiammazione mentre ci sfuggiva completamente l'evidenza di un ruolo nella formazione dei tumori. Una simile affermazione aveva peraltro evidenti conseguenze negative sull'utilizzo di questa molecola come bersaglio di nuovi farmaci: dato il suo ruolo nel controllo dell'infiammazione, abbiamo continuato i nostri studi che ci hanno portato al risultato pubblicato sulla rivista Nature".

In questo modo la molecola PI3Kgamma ritorna ad essere un bersaglio privilegiato nella generazione di farmaci antinfiammatori con diminuiti effetti collaterali, utili in malattie gravi quali la sclerosi multipla, l'artrite reumatoide e la colite ulcerosa.

Roma, 27 ottobre 2001



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