06/05/2001
COMUNICATO N. 47/2001
METEOROPATIA: 1 ITALIANO SU 4 SUBISCE I CAPRICCI DEL CLIMA
ANSIA, DEPRESSIONE E STANCHEZZA I SINTOMI PIU' FREQUENTI
Un'indagine del CNR di Firenze illustra gli effetti delle perturbazioni
e delle variazioni stagionali sull'umore degli italiani.
Vengono presi da attacchi improvvisi di ansia, depressione, stanchezza, perdita di concentrazione e violenti mal di testa, apparentemente senza ragione. L'origine di questi disturbi, che interessano il 25% della popolazione italiana, va ricercata spesso nei capricci del tempo e del clima, che determinano nel nostro organismo sensibili modificazioni nella produzione di ormoni quali l'adrenalina, la serotonina, la melatonina.
A illustrare gli effetti delle variazioni atmosferiche sull'umore degli italiani è l'Istituto di Biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Firenze, diretto dal Prof. Giampiero Maracchi, che ha condotto un'indagine sulla meteoropatia lavorando in collaborazione con la Università Libera di Bruxelles (ULB) e la Facoltà di Medicina dell'Università di Firenze: "In Italia, spiega Giampiero Maracchi, 1 individuo su 4 soffre a causa del tempo, in particolare i giovani sotto i 15 anni e gli adulti che come me hanno superato i 50. Si tratta di un disturbo molto fastidioso, collegato alla elettricità dell'atmosfera: con l'arrivo di una perturbazione si scatenano nell'aria concentrazioni di 4000 ioni/cm cubo che rappresentano la soglia di rischio per i meteoropatici". Che hanno peraltro la sfortuna di "sentire"con 1 o 2 giorni di anticipo le variazioni climatiche e di entrare così in uno stato di disagio destinato a prolungarsi per molto tempo.
Come salvarsi dalle bizzarrie del clima? "L'unico sollievo - precisa il Direttore dell'Istituto del CNR - è rappresentato dal passaggio di un fronte freddo quando la perturbazione si occlude. Ma non è certo una panacea. Per questo con la Facoltà di Medicina di Firenze abbiamo stipulato una Convenzione per monitorare periodicamente le condizioni dei meteoropatici".
Ma i pericoli per la salute non vengono soltanto dalle grandi perturbazioni: il 15% della popolazione viene infatti colpito da stati di malessere, nel passaggio dall'estate all'inverno. Un fenomeno noto come DAS - Disordine Affettivo Stagionale - che inizia in genere in autunno e può determinare tra l'altro un aumento dell'appetito e una contemporanea diminuzione della libido, a causa della diminuzione della luce. Questo disturbo si sta prolungando, secondo le indagini del CNR, da marzo sino a fine maggio a seguito dei cambiamenti climatici consistenti nell'aumento della nuvolosità: "Per attenuare gli effetti della DAS si può ricorrere - conclude Maracchi - alla luminoterapia, un'esposizione prolungata alla luce che aiuta a ridurre la sofferenza".
Roma, 6 maggio 2001
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