20/12/2001
Grazie al satellite italiano l'11 dicembre scorso è stata misurata per la prima volta la distanza di un Flash X - una nuova categoria di fenomeni astrofisici
- localizzato in una galassia lontanissima. Un nuovo rompicapo celeste che i ricercatori dovranno risolvere con l'aiuto di BeppoSAX
La famiglia dei lampi gamma cresce con l'arrivo di nuovi cugini: i Flash X. A consentire per la prima volta la localizzazione di questa nuova categoria di fenomeni astrofisici, simili ai Lampi gamma ma rilevabili solo nei raggi X, è stato il satellite BeppoSAX, gestito dall'Agenzia Spaziale Italiana e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche.
"Siamo riusciti a misurare la distanza di un Flash X l'11 dicembre scorso - spiega Luigi Piro, dell'Istituto di Astrofisica Spaziale del Cnr di Roma e coordinatore scientifico della missione - grazie a una complessa catena di osservazioni che ha visto coinvolti alcuni dei maggiori telescopi del mondo: oltre a BeppoSAX, che l'ha registrato per primo, il Very Large Telescope dell'European Southern Observatory, il Satellite Newton-XMM dell'Agenzia Spaziale Europea e il Telescopio Nazionale Galileo".
Un gioco di squadra spaziale che ha permesso di "fotografare" un'esplosione - la prima di questa potenza per una sorgente di raggi X - avvenuta in una galassia estremamente lontana, tanto che la luce ha impiegato alcuni miliardi di anni per raggiungerci : "I Flash X - prosegue Piro - sono lontanissimi come i lampi gamma, di cui sono certamente parenti. Ma se era ipotizzabile all'inizio che si trattasse di lampi gamma talmente distanti da presentarsi nei raggi X a causa dell'espansione dell'Universo, oppure eventi la cui luce visibile fosse assorbita da gas e polveri di eccezionale densità, oggi tutto viene rimesso in discussione".
Agli astrofisici spetta ora quindi il compito di ricomporre questo puzzle scientifico, consapevoli che questa scoperta può essere in grado di gettare nuova luce sulla storia del cosmo, in particolare sull'evoluzione delle stelle e delle galassie. Un compito che richiede ancora una volta l'apporto insostituibile di Beppo SAX.
Roma, 20 dicembre 2001
Per ulteriori informazioni: Luigi Piro 339-3691402
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