24/03/2001
COMUNICATO N. 29 /2001
ALLERGIE: BREVETTI CNR PER UNA CURA EFFICACE E SICURA
Il 10% della popolazione italiana soffre ogni anno di raffreddori e asma
provocati dalla stagione pollinica
Stanno nascosti nei materassi, come nel caso degli acari, o svolazzano tranquilli per l'aria, come i pollini, ma provocano le stesse identiche fastidiose allergie, come sanno bene i circa 4 milioni di italiani che soffrono di questo disturbo e proprio in questi giorni, come ogni anno all'arrivo della stagione pollinica, cominciano a cercare disperatamente qualche sollievo contro raffreddori e asma.
Anche se non esiste ancora un balsamo miracoloso capace di alleviare del tutto le pene dei pollinotici, a dare qualche nuova speranza arriva ora un brevetto industriale sviluppato presso l'Istituto Biosintesi Vegetali (IBV) del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Milano, che ha indirizzato, in seguito a specifici finanziamenti della società Lofarma di Milano, i propri studi anche sulle patologie causate dalle graminacee, dagli acari e dalla Parietaria judaica (meglio nota come allergia mediterranea).
Le allergie, che proprio da questa settimana hanno cominciato a infastidire milioni di persone nel nostro Paese - spiega il dr. Angelo Viotti, ricercatore dell'IBV-CNR - sono determinate da una anomalia del sistema immunitario che reagisce producendo particolari anticorpi rivolti contro specifiche proteine, contenute principalmente in pollini, acari, epiteli ed alcuni alimenti. Ed è proprio su questi che abbiamo concentrato la nostra attenzione, ottenendo per alcune di esse delle varianti ipoallergeniche.
E' noto infatti che somministrando dosi minime ma crescenti di estratti naturali standardizzati - vaccini per intendersi - ottenuti a partire dalla stessa sostanza causa della malattia e' possibile indurre nel paziente una "tolleranza immunologica" nei confronti di quella sostanza contribuendo così alla attenuazione dei sintomi allergici. Il rischio principale collegato a questo metodo è di scatenare, come nel caso dei trapianti, effetti collaterali anche gravi: "Proprio per questo - prosegue Viotti - negli ultimi anni la ricerca si e' indirizzata verso l'ottenimento di vaccini costituiti da proteine ricombinanti mutagenizzate, cioè da varianti ipoallergeniche, in grado di incidere positivamente sul decorso naturale della malattia senza causare contemporaneamente gli effetti secondari indesiderati".
Per passare dalla fase sperimentale alla produzione industriale vera e propria, conclude il ricercatore del CNR, è ancora difficile indicare una data precisa. Tuttavia gli studi condotti lasciano prevedere già da ora un futuro più roseo per i pollinotici.
Roma, 24 marzo 2001
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