Press release

IL TARTUFO DI ALBA SALVATO DALLA GENETICA

18/03/2001

COMUNICATO N. 21/2001

IL TARTUFO DI ALBA SALVATO DALLA GENETICA

Il CNR mette a punto una sonda genica per smascherare i falsi tartufi

La genetica corre in soccorso del tartufo di Alba offrendo la soluzione per smascherare quelli fasulli. A mettere a punto il meccanismo che permette di preservare la genuinità di uno dei più ambiti prodotti della natura sono stati i ricercatori del Centro di Studio sulla Micologia del Terreno del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Torino.

Gli esperti del Cnr sono riusciti infatti a individuare delle sequenze di Dna specifiche per il tartufo d'Alba e a realizzare delle sonde geniche in grado di identificare con sicurezza le varie specie di fungo, e quindi anche le meno pregiate, spesso mescolate a quelle preziose.

Queste speciali sonde molecolari permettono comunque di risolvere anche un altro delicato problema. Il tartufo si trova in natura come prodotto di una simbiosi tra il fungo e le radici di alcune piante -querce, tigli, pioppi ecc. - che in seguito a questo evento vengono definite "micorrizate" e che possono trarre facilmente in inganno i compratori più sprovveduti.

"Già da qualche anno - spiega la Direttrice del Centro Paola Bonfante - collaboriamo con le autorità locali per scongiurare questo raggiro. Ma la natura del fungo era molto difficile da identificare semplicemente a vista. Ora, grazie a queste sonde, possiamo tranquillizzare i buongustai: in cucina finiranno esclusivamente i tartufi bianchi a denominazione d'origine controllata".

 

Roma, 18 marzo 2001


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