Press release

INIZIA DA MONTECITORIO LA LOTTA CONTRO IL RADON

05/01/2002

Gli esperti del Consiglio Nazionale delle Ricerche hanno passato al setaccio i locali della Camera dei Deputati per individuare la concentrazione del Radon, un gas radioattivo presente soprattutto nel Lazio, in Campania e in Alto Adige

Sono stati così discreti che i deputati, tra una dichiarazione di voto e una passeggiata alla buvette, non se ne sono neppure accorti. Eppure gli esperti del Consiglio Nazionale delle Ricerche hanno passato letteralmente al setaccio tutti gli ambienti di Montecitorio e gli altri locali in uso della Camera dei Deputati alla ricerca del Radon, un gas nobile solo a parole, in quanto fortemente radioattivo e dunque potenzialmente dannoso per la salute.

"Che in Italia vi sia un'alta concentrazione di Radon non è certo una novità - spiegano Giancarlo Angelini, Direttore dell'Istituto di Chimica Nucleare del CNR di Roma e Pietro Ragni, Coordinatore dell'indagine ed esperto di questo settore - soprattutto nelle zone ricche di tufo e terreni vulcanici come il Lazio o la Campania. Ma oggi dobbiamo fare i conti con una nuova legge che disciplina la materia e che impone a tutti i datori di lavoro di effettuare controlli severi per la tutela della salute dei loro dipendenti".

Da qui l'incarico ufficiale della Camera al CNR di verificare, con strumenti di alta precisione, la concentrazione del livello del Radon: "La campagna di monitoraggio alla Camera dei Deputati - precisa Angelini - è iniziata nel 1997. Sin da allora, infatti, i responsabili della sicurezza hanno avviato tutti gli interventi di bonifica necessari a garantire la salute di coloro che avessero potuto trovarsi ad operare in locali potenzialmente interessati dal problema. Tali interventi si sono conclusi nel 1999 e da allora sono state eseguite, in collaborazione con i tecnici del CNR, sistematiche azioni di monitoraggio che hanno confermato la validità delle operazioni di bonifica e l'assenza di rischi per la salute delle persone".

"Non c'è assolutamente da allarmarsi - conclude l'esperto del CNR - visto che il radon può impensierire solo se inalato per lunghi periodi e a concentrazioni elevatissime. Ma l'azione della Camera dei Deputati rappresenta un esempio per tutte le aziende o istituzioni che dovessero confrontarsi con problemi di questo genere, anche a seguito dell'entrata in vigore della nuova normativa di cui al Decreto legislativo n. 241del 2000, che stabilisce la fine del 2002 come termine ultimo per mettersi in regola".

Roma, 5 gennaio 2002

Per ulteriori informazioni: Giancarlo Angelini 340-4026645



News a cura dell'Ufficio Stampa

Responsabile Unità Ufficio stampa:
Marco Ferrazzoli
marco.ferrazzoli@cnr.it
ufficiostampa@cnr.it
06 4993 3383