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BENI CULTURALI: SARA' LA RISONANZA MAGNETICA A SVELARNE LO STATO DI SALUTE

14/03/2002

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Al Consiglio Nazionale delle Ricerche è stata presentata oggi una rivoluzionaria apparecchiatura italo-tedesca per caratterizzare lo stato di salute e gli interventi di restauro nelle opere d'arte come monumenti, affreschi, sculture, opere in legno (statue, scale), in carta (libri, documenti, incunaboli) o in pergamena, che potranno essere analizzati con un sistema molto simile alla risonanza magnetica impiegata in medicina

 

Si comincerà con le Mura Aureliane, ma il nuovo rivoluzionario sistema sarà utilizzato anche per valutare la presenza di umidità nel Criptoportico del Colle Oppio e nella restaurata Scala Lignea delle Torre delle Milizie. E poi anche all'Istituto Centrale per la Patologia del Libro su beni librari e incunaboli. Grazie infatti all'apparecchiatura italo-tedesca presentata oggi al Consiglio Nazionale delle Ricerche sarà possibile misurare le infiltrazioni nelle opere d'arte - dai monumenti, agli affreschi, dalle sculture alle opere in legno (statue, scale), oppure i danni da invecchiamento su carta (libri, documenti, incunaboli) o pergamene - con un metodo identico alla Risonanza Magnetica utilizzata in medicina.

Il progetto E! 2214 - MOUSE - promosso dalla organizzazione internazionale Eureka-Eurocare con il finanziamento del MIUR e del Progetto Finalizzato Beni Culturali del CNR e la collaborazione del Sovrintendente del Comune di Roma Eugenio La Rocca - si basa infatti su magneti e dispositivi a radiofrequenza dello stesso tipo di quelli utilizzati in fisica, biologia o medicina per la Risonanza Magnetica: "La vera differenza - spiega Annalaura Segre, dell'Istituto di Metodologie Chimiche del Cnr di Montelibretti (Roma) - è che siamo riusciti ad adattare quella tecnica rendendola compatibile con l'analisi sul campo delle opere architettoniche, le cui dimensioni richiedono ovviamente una strumentazione particolare".

A risolvere il problema ci ha pensato la Bruker Biospin, la multinazionale leader mondiale delle apparecchiature di Risonanza con sede anche a Milano, con il contributo fondamentale degli studi pionieristici del Prof. Blumich, dell'Università di Aachen, e dei ricercatori dell'Istituto di Metodologie Chimiche del Cnr e del Dipartimento di Fisica dell'Università La Sapienza, che hanno sviluppato le metodologie in grado di interpretare i risultati della risonanza magnetica in queste applicazioni.

Ora, dopo le prove di laboratorio, saranno le sperimentazioni sul campo a dimostrare la totale efficacia di questa apparecchiatura, che è stata comunque già prenotata per effettuare alcune misure sugli incunaboli presenti all'Istituto Centrale per la Patologia del Libro, diretto da Carlo Federici.

"Se tutto andrà come speriamo - conclude Anna Laura Segre - il patrimonio culturale mondiale potrà contare su una nuova tecnica, completamente innocua (non ionizzante, non invasiva, non distruttiva), capace di sostituirsi gradualmente a quelle che richiedono operazioni di carotaggio o l'asportazione di frammenti, che pregiudicano spesso l'integrità complessiva delle opere d'arte".

Un apparecchio sperimentale, che i ricercatori del CNR si augurano, entro due anni, di poter standardizzare e mettere a disposizione di tutti gli operatori dei beni culturali interessati.

Roma, 14 marzo 2002

Per ulteriori informazioni: Anna Laura Segre 06-90672385 segre@mlib.cnr.it

Francesco De Luca 06-49913472 francesco.deluca@roma1.infn.it



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