Press release

Report CNR 2000 LE RISORSE FINANZIARIE DEL CNR

20/12/2000

 

COMUNICATO N. 67 B/2000

 

 

Report CNR 2000

 

 

LE RISORSE FINANZIARIE DEL CNR

 

 

Con il suo 1% del Pil destinato a Ricerca e Sviluppo l'Italia si colloca tra gli ultimi posti in Europa, ben lontana da Germania, Francia e Inghilterra e dalla media Ue che si attesta sull'1,8%. Un dato aggravato dal fatto che l'euro non consente più di giocare sul tasso di cambio per mantenere la competitività.

La maggior parte delle entrate del CNR proviene dallo Stato, che nel '99 ha contribuito con 1.090 miliardi (erano 1.169 nel '98); 197 miliardi (24 in più dell'anno precedente) vengono invece dal mercato e portano, con altre entrate minori, a 1.301 miliardi il bilancio complessivo dell'ente (50 in meno del '98).

Queste somme vengono assorbite principalmente dalla ricerca intramurale, che con i suoi 1.010 miliardi incide per il 74%, seguita dalla voce Agenzia (13%) e dalle infrastrutture, che rilevano per il 9%.

Suddividendo la spesa per area scientifica si scopre che la parte del leone la fa la Fisica (18,9%), seguita da Medicina (17,8%), Chimica (13%) Innovazione (7,2%), Agraria e Ingegneria (7,1%), Geologia (7%), Ambiente (6,4%) e Biotecnologie (5%). Beni Culturali e Storia si attestano invece intorno al 2,5%.

Se consideriamo invece la spesa per obiettivi socio-economici ci si può rendere conto che al primo posto campeggia la voce Protezione e promozione della salute umana (26,38% dei fondi), seguita da Ricerche non orientate verso obiettivi socio-economici, vale a dire ricerca di base (16,94%), Produzione e tecnologia industriale (14,57%), Controllo e tutela dell'ambiente (10,37%) ed Esplorazione e utilizzazione dell'ambiente terrestre (9,78%).

Va segnalato poi, a proposito di risorse, un certo ritardo nel progetto di rinnovamento della strumentazione scientifica ormai obsoleta e del catalogo libri.

Se si considerano le pressioni competitive presenti nel sistema pubblico nazionale, esercitate soprattutto da atenei e altri enti pubblici, il bilancio economico della ricerca sarà sempre più influenzato da strumenti quali il Report CNR, che permetteranno di giudicare in maniera trasparente il lavoro svolto e guidare così l'allocazione delle risorse: perché - come ha sottolineato anche il premio Nobel Carlo Rubbia - "le dure leggi del mercato, e cioè più soldi a chi vale e meno agli altri, faranno un gran bene se applicate alla ricerca".

 

Roma, 20 dicembre 2000



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