Press release

INTERNET: IL GOVERNO DELLA RETE E' UN AFFARE DI STATI?

18/06/2002

Una tavola rotonda promossa da Consiglio Nazionale delle Ricerche, Società Internet e Register.it ha esaminato i problemi connessi al governo della Rete. Un giro che coinvolge oltre mezzo miliardo di utenti abituali in tutto il mondo, mentre 50 milioni hanno un proprio nome a dominio. Tra i registri nazionali più affollati .de e .uk; .us il meno utilizzato.

A gestire gli indirizzi è ICANN, un ente privato di cui si discute un nuovo assetto.

Internet coinvolge in tutto il mondo oltre mezzo miliardo di utenti abituali, mentre 50 milioni hanno un proprio nome registrato. Un universo estremamente articolato e complesso, come ha evidenziato la tavola rotonda Dove va il governo della Rete?, promossa oggi a Roma da Consiglio Nazionale delle Ricerche, Società Internet e Register.it Spa per riflettere sul futuro e sui problemi legati al governo di Internet.


A gestire il sistema di indirizzi è ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), un ente di diritto privato aperto, trasparente e basato sul consenso, istituito nel 1998 con il compito di rappresentare tutte le comunità di Internet globale e di assegnare lo spazio di indirizzi protocollo Internet (IP), di parametri del protocollo Internet nonché la gestione del sistema dei nomi a dominio. ICANN, il cui budget annuale è di 6 milioni di dollari circa, provvede anche alla soluzione delle dispute sui nomi, attraverso un sistema di risoluzione extragiudiziale affidato a 5 provider, il più grosso dei quali è WIPO, che sinora ha esaminato 4000 casi.


"Ma oggi - spiega Stefano Trumpy, Presidente di Società Internet e dirigente di ricerca dell'Istituto di Informatica e Telematica del CNR - i criteri alla base di ICANN devono essere necessariamente riveduti, perché il processo decisionale si è rivelato troppo lento, dando luogo a polemiche e discussioni, alimentate anche dallo sviluppo del settore commerciale e dall'aumento esponenziale degli utenti".


In Germania, ad esempio, ci sono 5 milioni di domini .de registrati, 3 milioni di .uk nel Regno Unito, 650 mila .it in Italia, dove i margini di crescita sono ancora notevolissimi. Negli Usa, invece, il .us non è particolarmente utilizzato: gli statunitensi preferiscono infatti registrare i domini generici .com, .org, .net, accessibili a tutta la comunità Internet, come pure i recentissimi .biz, .info, .name, .coop, .pro, .museum, .aero; sono invece riservati .mil (ministero Difesa USA), .edu (istituzioni educazione superiore USA) .gov (enti governativi USA) e .int (organizzazioni basate su trattati internazionali).


Per Bruno Piarulli, Presidente e Amministratore Delegato di Register.it., ICANN dev'essere riformato al più presto: "L'ente - spiega - è da tempo al centro di una lunga serie di polemiche originate dalla mancanza di trasparenza e democraticità nel proprio funzionamento; problemi che la creazione di ICANN At Large Membership non solo non ha colmato, ma ha finito addirittura con l'aggravare. Non credo che la decisione di spostare il ruolo e la funzione di ICANN da organo sedicente democratico a organo di ispirazione apertamente governativa comporti un cambiamento radicale. L'importante è che si preservi quella rapidità decisionale e quella competenza assolutamente necessarie a governare un fenomeno in continua evoluzione come Internet".

Roma, 18 giugno 2002


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