02/07/2002
Il radiotelescopio del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Noto ha captato un segnale proveniente dalla sonda spaziale Cassini, promossa dalla NASA e dall'ESA con il contributo dell'ASI e diretta verso il pianeta Saturno.
"Saturno, qui Terra, vi sentiamo forte e chiaro". Il dialogo è immaginario, ma il radiotelescopio del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Noto ha captato realmente il segnale proveniente dalla sonda spaziale Cassini.
Promossa dalla NASA e dall'ESA, la missione interplanetaria Cassini si trova ora a 1.26 miliardi di chilometri dalla Terra ed è diretta verso il pianeta Saturno per esplorarlo. Durante il viaggio, la sonda, alla cui realizzazione ha contribuito l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), spedisce segnali che vengono catturati da un nuovo ricevitore bicanale, con illuminatore coassiale per ricezione simultanea nelle bande di frequenza Ka (32GHz) ed X (8.4GHz) costruito dall'Istituto di Radioastronomia del CNR di Medicina (Bologna) con un contributo finanziario dell'ASI e installato appunto nel fuoco primario del radiotelescopio di Noto.
Questo nuovo sistema digitale di acquisizione misura la velocità della sonda con un'accuratezza di pochi micron al secondo ed è in grado di cercare eventuali onde gravitazionali, individuando spostamenti della sonda dell'ordine di una frazione di millimetro.
Grazie a questa sofisticata tecnologia il radiotelescopio del CNR ha captato, venerdì 28 giugno scorso, un primo debolissimo segnale in banda X, confermato poi successivamente in banda Ka, la cui frequenza è una delle più alte mai utilizzate al radiotelescopio. I segnali provenienti da Saturno saranno ora analizzati dagli esperti dell'Istituto di Radioastronomia del CNR di Bologna, in collaborazione con l'Osservatorio di Arcetri e con la Facoltà di Ingegneria dell'Università La Sapienza di Roma.
Roma, 2 luglio 2002
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