Press release

RICERCA: PER BIANCO (CNR) GIUSTO CONSULTARE COMUNITA' SCIENTIFICA SU RIFORMA ENTI

29/07/2002

Il Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Lucio Bianco, commenta positivamente la nota con la quale il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca si è impegnato a comunicare preventivamente ai ricercatori qualunque iniziativa di riforma degli enti pubblici di ricerca.

"Non possiamo che apprezzare l'impegno del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca di informare dettagliatamente la comunità scientifica sulle iniziative future di riforma degli enti pubblici di ricerca. Sperando, naturalmente, che la consultazione sia preventiva e che si individuino gli interlocutori più adatti per dare un contributo costruttivo al miglioramento del sistema della ricerca". Lucio Bianco, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, commenta positivamente la nota con la quale il MIUR si è impegnato a comunicare ai ricercatori qualunque iniziativa di riforma degli enti.

"IL CNR - sottolinea Bianco - sta completando l'attuazione della legge di riforma del 1999, che ha ridotto gli Istituti da 304 a 108. Sarebbe irragionevole intervenire nuovamente senza consultare i diretti interessati, per sapere che cosa ha funzionato e che cosa no di questa riforma".

"Non va poi dimenticato - aggiunge Bianco - che uno dei principali problemi della ricerca scientifica italiana è rappresentato dalle scarse risorse finanziarie, che relegano l'Italia agli ultimi posti in Europa. E non si può certo pensare che a finanziare la ricerca di base siano solo ed esclusivamente i privati, visto che in tutti i paesi del mondo, Stati Uniti in primo luogo, sono i governi ad occuparsene".

"In ogni caso - conclude Bianco - ci auguriamo che il Governo confermi il ruolo di primo piano che il CNR ha avuto ed ha nel panorama scientifico italiano, un ruolo che ha permesso all'Italia di raggiungere eccellenti risultati in molti settori scientifici e ai nostri ricercatori di farsi conoscere in tutto il mondo. Un ridimensionamento del CNR si tradurrebbe inevitabilmente in una perdita per la ricerca italiana e non sarebbe compreso dai nostri partner europei, con i quali stiamo attivamente lavorando per la costruzione dello spazio europeo della ricerca".


Roma, 29 luglio 2002



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