13/09/2002
Il Servizio di Prevenzione e Protezione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ha avviato un progetto per calcolare il rischio coronarico sino a 10 anni, sulla base di uno screening individuale che tiene conto di sesso, età, colesterolo, pressione arteriosa, abitudine al fumo, diabete e ipertrofia del ventricolo sinistro. Con i risultati anche l'elenco degli alimenti consigliati
A leggere il responso potrebbe venire un certo batticuore, visto che si tratta della previsione di rischio coronarico sino a 10 anni. A rendere possibile questo giudizio anticipato sulle possibilità di restare colpiti da angina pectoris o infarto del miocardio è un progetto avviato dal Servizio di Prevenzione e Protezione del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma.
"Il test - spiega Roberto Volpe, ricercatore del CNR e coautore dell'articolo pubblicato sull'ultimo numero del Giornale della Arteriosclerosi - è basato su uno screening individuale che tiene conto dei principali fattori di rischio cardiovascolare: sesso, età, livelli di colesterolo (totale e HDL) e di pressione arteriosa (massima e minima), presenza/assenza di abitudine al fumo, di diabete e di ipertrofia del ventricolo sinistro all'elettrocardiogramma. I dati raccolti vengono poi elaborati con l'ausilio di programmi di calcolo basati sullo studio di Framingham (Coronary Heart Disease Risk Calculator) e discussi assieme al paziente, che in caso di rischio elevato viene invitato a cambiare abitudini ed, eventualmente, a intraprendere un trattamento farmacologico".
In effetti, una funzione importantissima nella prevenzione delle malattie cardiovascolari va attribuita proprio allo stile di vita: "Non ci stanchiamo mai di ricordare - sottolinea Gianluca Sotis, del CNR - quanto sia importante non fumare, svolgere quotidianamente una moderata attività fisica e alimentarsi in modo corretto. Proprio per questo abbiamo predisposto un elenco di alimenti consigliati non solo ai soggetti con colesterolo alto o in sovrappeso, ma anche agli ipertesi e alle donne in menopausa a rischio osteoporosi".
Il test - che ha interessato in via sperimentale 474 dipendenti di alcune sedi del CNR di Roma - verrà ora allargato per ottenere un quadro clinico particolareggiato dei fattori di rischio coronarico in un'ampia fascia di popolazione lavorativa.
Roma, 13 settembre 2002
Per ulteriori informazioni: Roberto Volpe 339-6629345 06-49937630
Gianluca Sotis 06-49937636
Fonte: Giornale della Arteriosclerosi, n. 2/2002, Prevenzione Comunitaria della Cardiopatia Ischemica e della Broncopneumopatia Cronico-Ostruttiva in una Popolazione Lavorativa, a cura di G. Sotis, R.Volpe, S. Forte, S. Urbinati, L. De Angelis D'Ossat, R. Gavita
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