Press release

MAL DI TESTA: UNA NUOVA DIAGNOSI PER CHI NE SOFFRE OGNI GIORNO

26/09/2002

Individuata per la prima volta al mondo dal Prof. Aldo Quattrone, Direttore dell'Istituto di Scienze Neurologiche del CNR di Cosenza nonché della Clinica Neurologica dell'Università di Catanzaro, una nuova causa di cefalea cronica quotidiana, una malattia che colpisce 2 milioni di italiani: in molti casi, come rivela un suo studio pubblicato su Neurology - è originata da una trombosi cronica delle vene del cervello.

E' una specie di goccia cinese, un tormento di cui soffre il 4% della popolazione italiana, vale a dire 2 milioni di italiani che hanno quasi ogni giorno terribili mal di testa. Ora per loro arriva una nuova speranza, grazie a una scoperta del Prof. Aldo Quattrone, Direttore dell'Istituto di Scienze Neurologiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Cosenza nonché della Clinica Neurologica dell'Università di Catanzaro. Il ricercatore non solo ha individuato un'altra causa della cefalea cronica quotidiana primaria, come si chiama in termini scientifici questa grave forma di mal di testa, ma ha scoperto anche come fare a diagnosticarla precocemente.

"Le vere cause della cefalea cronica quotidiana - spiega il Prof. Quattrone, che ha pubblicato i risultati del suo studio su Neurology, la più prestigiosa rivista americana di neurologia clinica - sono ancora sconosciute, tant'è che la malattia viene comunemente attribuita a stress o depressione. Ora però abbiamo scoperto, per la prima volta al mondo, che un numero considerevole di persone, circa 1 su 20, a cui è stata diagnosticata una cefalea cronica quotidiana ha in realtà una trombosi cronica delle vene del cervello, che determina un'ipertensione intracranica: la vera causa della cefalea, che richiede una cura del tutto particolare".

Il grande interesse di questa ricerca deriva inoltre dal fatto che essa dimostra come mediante la risonanza magnetica venosa - un esame innocuo e rapido in grado di sostituire la ben più dolorosa puntura lombare - sia possibile riconoscere, in mani esperte, quei soggetti con mal di testa cronico che hanno in realtà una trombosi venosa cerebrale. Diagnosticare tempestivamente questi pazienti è fondamentale perché la maggior parte di loro ha un'ipertensione endocranica che deve essere immediatamente curata.

Quanto alla cura, secondo lo scienziato del CNR "i farmaci tradizionalmente usati per la cefalea cronica quotidiana nei pazienti con trombosi venosa cerebrale sono inutili se non addirittura dannosi, perché tendono ad aumentare il peso corporeo; e proprio l'obesità ne costituisce il principale fattore di rischio. La corretta terapia - conclude Quattrone - è rappresentata dunque soprattutto dalla perdita di peso, dall'uso di farmaci che impediscono la coagulazione del sangue e, nei casi gravi, dall'angioplastica con applicazione di uno stent nei seni venosi cerebrali ostruiti"

Roma, 26 settembre 2002

Per ulteriori informazioni: Prof. Aldo Quattrone 335-6889414 0961/726935 0961/774221



News a cura dell'Ufficio Stampa

Responsabile Unità Ufficio stampa:
Marco Ferrazzoli
marco.ferrazzoli@cnr.it
ufficiostampa@cnr.it
06 4993 3383