Press release

ACQUA ALTA A ROMA: RICOSTRUITA AL COMPUTER LA PIENA DEL TEVERE

18/12/2002

Autorità di Bacino del Tevere e CNR hanno simulato al computer gli effetti di un'eventuale esondazione del Tevere e le conseguenze che avrebbe sulle aree urbane di Roma: Ponte Milvio, Prati e Borgo quelle più a rischio

Un torrente d'acqua che inonda Ponte Milvio, prosegue per il Foro Italico, si snoda per Prati fino a lambire Castel Sant'Angelo e il rione Borgo. Una vera e propria catastrofe che si abbatte sulla Capitale, ma per fortuna solo per finta: si tratta infatti di una simulazione molto dettagliata che Autorità di Bacino del Tevere e Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) hanno ricostruito al computer e presentato oggi a Roma, all'Archivio di Stato, per verificare i danni di un simile evento.

"Una simulazione - spiega Lucio Ubertini, Direttore dell'Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del CNR - che si riferisce a precipitazioni di particolare intensità e durata: un'ipotesi che secondo le statistiche si verifica in media ogni 200 anni".

Il Tevere scorre attualmente tra grandi muraglioni costruiti dopo l'alluvione del 1870, ma questa difesa non riguarda la zona di Ponte Milvio, che è quella proprio più esposta al rischio esondazione: "Grazie alle moderne tecnologie - sottolinea però Ubertini - lo straripamento del fiume potrebbe essere previsto con 2/3 giorni di anticipo, con danni alla popolazione estremamente contenuti. Il che non esclude la necessità di procedere ad una manutenzione continua ed accurata di fogne, tombini, fossi, canali di scolo e marrane, che altrimenti ostacolerebbero pericolosamente il decorso dell'acqua".


Roma, 18 dicembre 2002


Filmato di simulazione al computer

Per ulteriori informazioni: Lucio Ubertini 329-4104412


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