07/02/2000
COMUNICATO N. 10/2000
COMUNICATO CONGIUNTO
BASSA NEI PAESI EUROPEI LA PERCENTUALE DI RICERCATRICI AI MASSIMI LIVELLI
Roma, 7 febbraio 2000- Le carriere scientifiche delle donne in Italia non trovano miglior terreno di quanto ne abbiano negli altri Paesi europei. In tutta l'Unione Europea, infatti, malgrado i crescenti successi femminili a tutti i livelli formativi e soprattutto in quelli più alti e, sebbene la scienza sia sempre di meno una prerogativa tutta maschile, le donne che hanno raggiunto posizioni elevate nel campo scientifico sono veramente poche. Questa bassa percentuale di studiose ai massimi livelli di carriera è straordinariamente simile in tutti i Paesi europei, nonostante le differenze di organizzazione e di cultura.
Al CERN di Ginevra le donne sono il 5% dei "group leaders", in Italia, al CNR, sono il 6% dei direttori d'Organo, al Laboratorio Europeo di Biologia Molecolare di Heidelberg, così come nell'analogo laboratorio di Cambridge, sono il 12%. All'Università il numero dei professori ordinari di sesso femminile varia dal 4% dell'Austria al 18% della Finlandia.
Questi dati straordinariamente chiarificatori saranno analizzati nel corso del Seminario "Parliamo di eccellenze: le donne e la valutazione della ricerca scientifica e tecnologica", organizzato dalla Commissione Nazionale per le Pari Opportunità (CNPO) e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche l'11 febbraio p.v., a Roma, presso la sede del CNR (P.le Aldo Moro 7).
L'iniziativa, che durerà l'intera giornata e aprirà i suoi lavori alla ore 9,30, si inquadra nel panorama delle attività intraprese dalla Commissione di Studio del CNR per la valorizzazione della componente femminile nel campo della ricerca scientifica e tecnologica.
Le donne della ricerca si incontreranno per discutere su criteri e meccanismi alla base delle procedure di valutazione in quanto esistono tuttora forme di discriminazione che ostacolano le carriere scientifiche delle donne, specialmente ai livelli più elevati.
Sono previsti interventi di Heidi Diggelmann, presidente della Swiss National Science Foundation, e di Graham Stroud e Nicole Dewandre, della Commissione Europea, sui criteri e le proposte a livello europeo, mentre la situazione in Italia sarà illustrata nel corso del panel pomeridiano coordinato da Sara Cabibbo (CNPO) e Maura Misiti, ricercatrice del CNR. Inoltre, verrà presentato da Rossella Palomba, Dirigente di ricerca dell'Istituto di Ricerche sulla Popolazione e coordinatrice della Commissione CNR, il rapporto europeo "Science Policies in the EU: promoting excellence through mainstreaming gender equality" e verranno illustrate le iniziative della Commissione Europea su donne e scienza.
L'introduzione ai lavori verrà svolta da Flavia Zucco, ricercatrice dell'Istituto di Tecnologie Biomediche, membro della Commissione CNR, dopo il saluto di varie personalità, tra cui Lucia Padrielli, astronoma del CNR e membro del Consiglio Direttivo dell'Ente, ed Anna Maria Riviello, Vice presidente della CNPO.
Nel corso della giornata sarà proiettato il video "Waste of Talent" sul caso Wanneras/Wold, riguardante discriminazioni relative alle donne nell'Università svedese.
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