04/02/2000
COMUNICATO N. 8/2000
PARTECIPAZIONE DEL CNR AD UNO STUDIO EUROPEO SULL'ICTUS
Roma 4 febbraio - "European BIOMED Study of Stroke Care Group" è il titolo di una ricerca europea riguardante pazienti colpiti da ictus e istituzionalizzati a partire dal 1993.
Lo studio ha coinvolto 12 centri in 7 Paesi europei: Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Portogallo, Spagna ed Ungheria. L'Italia ha partecipato con una Unità Operativa collegata al Progetto Finalizzato del Consiglio Nazionale delle Ricerche "Invecchiamento", nell'ambito dello Studio Epidemiologico Longitudinale (ILSA), diretta dal prof. Domenico Inzitari in collaborazione con il dr. Antonio Di Carlo, ricercatore del Progetto stesso, che ha condotto l'analisi del database di tutto lo studio europeo.
Sono stati presi in esame 3.141 pazienti di età inferiore agli 80 anni e 1.358 di età uguale o superiore agli 80. Di questi più anziani la maggior parte erano donne, risultavano istituzionalizzati prima dell'ictus e presentavano già un quadro clinico molto grave: paralisi, confusione, coma, difficoltà di deglutizione ed incontinenza urinaria.
A distanza di tre mesi dall'ictus, gli ultraottantenni, già ricoverati in casa di cura prima dell'insorgere della malattia, presentavano disabilità ed handicap più significativi. Polipatologia, mancanza di un adeguato supporto familiare, perdita delle motivazioni e, di conseguenza l'istituzionalizzazione, possono spiegare tale fenomeno fino a ridurre, in alcuni casi l'efficacia dell'intervento riabilitativo.
Quindi, una complessa interazione tra fattori socio-demografici, preesistente "fragilità" e gravità dell'episodio acuto determina la peggiore prognosi dell'ictus nei pazienti anziani.
Lo studio è stato pubblicato alla fine del 1999 su "Stroke", organo ufficiale dell'American Heart Association, ed una delle riviste più importanti del settore a livello internazionale.
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