Press note

#Scienzasulbalcone - misuriamo il rumore intorno a noi

Il 19/10/2020 ore 18.00 - 19.30

Sito web e Canali social Unità comunicazione

#Scienzasulbalcone
#Scienzasulbalcone

Nuovo esperimento di scienza partecipata del Cnr #Scienzasulbalcone per misurare, grazie a un’applicazione per smartphone, il rumore che dall’esterno entra nelle nostre case. Lunedì 19 ottobre alle 18.00 diretta sul sito web, Facebook e YouTube dell'Unità comunicazione e sui canali social di National Geographic Festival delle Scienze.

Dopo il successo del primo esperimento di citizen science sull’inquinamento luminoso lanciato dal Cnr - Unità comunicazione e relazioni con il pubblico - durante il lockdown della scorsa primavera, è ripartito il progetto #Scienzasulbalcone. Il prossimo 19 ottobre verrà presentata, in occasione del National Geographic Festival delle Scienze Festival di Roma, la prima misurazione legata ai suoni, testata in anteprima da alcune scuole superiori della provincia di Bergamo nell’ambito del Festival BergamoScienza. Grazie a un’apposita applicazione per smartphone - OpeNoise, sviluppata da Arpa Piemonte - sarà possibile rilevare il rumore ambientale che raggiunge le nostre abitazioni, per valutare l’inquinamento acustico delle città.

Le misurazioni potranno essere effettuate e inviate in forma anonima a partire da lunedì 19 ottobre compilando l’apposito form online sul sito del progetto cnr.it/scienzasulbalcone. I dettagli della misurazione saranno spiegati il 19 ottobre stesso alle 18 nel corso di una diretta sui canali social Facebook e Youtube comunicazione.cnr dell’Unità Comunicazione del Cnr e sulle piattaforme messe a disposizione dal National Geographic Festival delle Scienze.

A raccontare i dettagli del nuovo esperimento, gli ideatori del progetto: Luca Perri, astrofisico e divulgatore scientifico, Luca Balletti, matematico dell’Unità Comunicazione e relazioni con il pubblico del Cnr, Carlo Andrea Rozzi, ricercatore dell’Istituto nanoscienze (Cnr-Nano), Fabio Chiarello, ricercatore dell’Istituto di fotonica e nanotecnologie (Cnr-Ifn) e Jacopo Fogola, responsabile per Arpa Piemonte dello sviluppo dell’applicazione OpeNoise. Interverrà Silvia Mattoni, responsabile dell’Unità Comunicazione e relazioni con il pubblico del Cnr in qualità di moderatrice.

Analogamente alle precedenti puntate, per partecipare sarà necessario seguire le istruzioni presenti sul sito cnr.it/scienzasulbalcone ed effettuare le misurazioni dalla propria abitazione secondo le modalità indicate. Attraverso la partecipazione collettiva, sarà possibile non solo sensibilizzare un largo pubblico al delicato problema dell’inquinamento acustico (che ha implicazioni anche sulla salute e l’ambiente) ma anche raccogliere una quantità di dati, altrimenti impossibile da ottenere, fondamentali ai fini della ricerca scientifica. I dati raccolti consentiranno di tracciare una fotografia complessiva del rumore ambientale lungo tutta la penisola e le isole e, una volta analizzati, saranno utilizzati per produrre una pubblicazione scientifica sull’argomento, alla quale ogni partecipante avrà prestato il proprio contributo.

I cittadini interessati potranno effettuare liberamente le proprie misure in momenti diversi della giornata, caratterizzati da differenti livelli di rumore percepito (accompagnati presumibilmente da diverse sensazioni di comfort sonoro: ad esempio, minore o maggiore fastidio). Soltanto le due misure estreme saranno però inviate: quella registrata nel momento di clima acustico più confortevole e quella ottenuta nel momento di clima acustico meno confortevole, scelti secondo il giudizio soggettivo dello sperimentatore.

Attraverso questa semplice esperienza, i partecipanti potranno prendere coscienza del proprio ambiente sonoro, acquisire conoscenze di base sul rumore ambientale e la sua misurazione, effettuare misure del livello di rumore con lo smartphone comprendendo i limiti dello strumento, ma anche le sue potenzialità. Gli scienziati, dall’altra parte, avranno l’occasione di validare l’uso di smartphone non calibrati nelle misure sonore ambientali, correlare il benessere percepito dai partecipanti con le misure inviate e raccogliere misure su tutto il territorio nazionale in modo rapido, efficiente ed economico.

L’inquinamento acustico

L’esposizione a livelli di pressione sonora elevati è in grado di indurre danni cronici all’apparato uditivo. Per questo chi lavora in ambienti molto rumorosi indossa dispositivi di protezione individuale. Il rischio, però, è associato al livello di esposizione misurato, anche per suoni piacevoli, non percepiti come “rumore”. Per questo motivo, ad esempio gli orchestrali professionisti, tipicamente esposti in maniera costante a suoni molto intensi, sono sottoposti a sorveglianza sanitaria.

Il rumore, però, può provocare disturbo soggettivo anche ad intensità relativamente basse, e, in caso di esposizione cronica, danni alla salute, legati essenzialmente all’interferenza con la capacità di concentrazione e di riposo. La legge italiana, infatti, definisce inquinamento acustico “l'introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo o dell'ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi”. Per prevenirlo, sono definiti specifici livelli di rumore ambientale che devono essere rispettati in funzione della destinazione di una certa area, più restrittivi per gli ambienti che richiedono maggiore tutela, quali scuole e asili nido, ospedali, case di cura e di riposo, parchi pubblici urbani ed extraurbani, nuovi insediamenti residenziali.

I rumori dell’ambiente naturale, generati per esempio dal canto degli uccelli, dai corsi d’acqua e dal vento, contribuiscono in queste valutazioni al cosiddetto “rumore residuo”. L’insieme dei suoni naturali e artificiali percepibili in un dato ambiente si riassume in un concetto che attiene anche alla percezione del singolo e non è caratterizzabile solo mediante misure strumentali: il cosiddetto paesaggio sonoro. In una eventuale modalità più avanzata dell’esperimento si potranno anche registrare gli spettri dei rumori ambientali, contribuendo così alla definizione del paesaggio sonoro nazionale.

Progetto a cura di:

Silvia Mattoni, Luca Balletti, Cecilia Tria, Unità Comunicazione e Relazioni con il Pubblico del Cnr

Alessandro Farini e Elisabetta Baldanzi, Istituto nazionale di ottica del Cnr

Fabio Chiarello, Istituto di fotonica e nanotecnologie del Cnr

Carlo Andrea Rozzi, Istituto Nanoscienze del Cnr

Francesco Frigerio, ICS Maugeri Spa, Centro Ricerche Ambientali

Luca Perri, astrofisico e divulgatore scientifico

Con il supporto di:

Roberto Natalini, Istituto per le applicazioni del calcolo "M. Picone" del Cnr

In collaborazione con:

ARPA Piemonte

#Scienzasulbalcone fa parte delle attività proposte agli studenti delle scuole secondarie di II grado della città di Bergamo nell’ambito dell’edizione 2020 del Festival BergamoScienza

Organizzato da:
Unità comunicazione e relazioni con il pubblico
Responsabile Silvia Mattoni
silvia.mattoni@cnr.it

Referente organizzativo:
Luca Balletti
Unità comunicazione e relazioni con il pubblico
luca.balletti@cnr.it
Cecilia tria: cecila.tria@cnr.it

Modalità di accesso: ingresso libero

Vedi anche: