La ricerca diffusa. Guarda come pensi

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A cura di Frame divagazioni scientifiche, ToScience e Taxi1729, in collaborazione con Istituto di scienze e tecnologie della cognizione (Cnr-Istc) e Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino

Premessa

Ci sono foto standard che possiamo scattare col nostro smartphone in modalità automatica, come quella di un gruppo di persone ben illuminate dal sole e ci sono foto non standard che che dobbiamo scattare in modalità manuale con una macchina fotografica tradizionale e il controllo di tutte le impostazioni, come quella della via lattea in una notte di novilunio.

Come un fotografo quando scatta una foto, così ognuno di noi quando pensa e decide può farlo in due modi diversi: in modalità automatica o in modalità manuale. Nessuna delle due modalità è meglio dell’altra ma come esiste un modo smart di fotografare, così esiste un modo smart di pensare e decidere, che permette di passare con sapienza dall'una all’altra in base alla situazione e che presuppone la conoscenza dei punti di forza e dei punti deboli di ciascuna modalità.

L’importanza di pensare bene, di ragionare su come pensiamo, è diventata cruciale nell’educazione all'informazione: da qualche tempo, ad esempio, al classico debunking come strumento di difesa dalla disinformazione, si è affiancato il prebunking, che consiste nel fornire alle persone gli strumenti per difendersi a priori dalla disinformazione, attraverso un percorso di conoscenza del proprio modo di pensare.

In cosa consiste il progetto

L’obiettivo è quella di raccontare agli studenti di tre scuole secondarie di II grado di Piemonte e Valle d’Aosta alcuni dei risultati più importanti della scienza cognitiva partendo da alcuni lavori scientifici, pietre miliari di questo campo della ricerca. Poiché queste ricerche sono spesso semplici da riprodurre, l'idea è quella di formare un gruppo di studenti affinché diventi gruppo di ricerca e riproduca esso stesso questi esperimenti all'interno della propria scuola, servendosi di altri studenti come soggetti sperimentali, in un progetto che sta a cavallo tra la peer education e la citizen science.

Il lavoro di ricerca degli studenti è coordinato dai ricercatori Fabio Paglieri (Cnr-Istc) e Vincenzo Crupi (Università di Torino). Il progetto si concluderà con tre eventi finali aperti a tutta la scuola in ciascuno degli Istituti coinvolti, in cui il gruppo di ricerca racconti ai propri compagni la propria esperienza e i risultati dell'esperimento, e in cui alcuni ricercatori e divulgatori scientifici raccontino un po' del contesto della scienza cognitiva, dei suoi campi di ricerca e delle sue applicazioni.

Obiettivo

L’idea è quella di avvicinare i ragazzi e le ragazze delle scuole secondarie di II grado al mondo della ricerca, coinvolgendoli attivamente in un esperimento di scienza cognitiva in collaborazione con il personale dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Cnr. La scienza che studia i nostri processi cognitivi è centrale se pensiamo al fatto che la stessa conoscenza scientifica è il prodotto dei processi cognitivi di scienziate e scienziati, oltre che dell'applicazione di un metodo.

L’obiettivo è quello di restituire proprio la centralità di questo percorso metacognitivo di osservazione e studio della nostra mente in cui si è avventurata l'umanità da poco più di un secolo.

Come sostiene il celebre scienziato cognitivo israeliano Daniel Ariely, "se capissimo i nostri limiti cognitivi come capiamo i nostri limiti fisici, potremmo progettare un mondo migliore”.

Istituti coinvolti nell’anno scolastico 2022/23

  • Istituito Tecnico Professionale Regionale Corrado Gex di Aosta
  • Istituto Velso Mucci di Bra (CN)
  • Liceo Classico Vittorio Alfieri di Torino

Fasi del progetto

  • Incontro di formazione in presenza con tutti gli studenti-ricercatori dei tre istituti scolastici coinvolti (marzo 2024);
  • Incontri online per definire gli esperimenti da sottoporre a studentesse e studenti delle scuole (marzo 2024)
  • Esperimenti (aprile 2024)
  • Eventi di restituzione:
    • Istituito Tecnico Professionale Regionale Corrado Gex: 8/05/2024
    • Istituto V. Mucci di Bra: 13/05/2024
    • Liceo Alfieri di Torino: 27/05/2024

Fabio Paglieri è dirigente di ricerca presso l'Istituto di scienze e tecnologie della Cognizione (Istc) del Cnr di Roma. È stato presidente dell'Associazione Italiana di Scienze Cognitive (AISC, 2017-2019) e dirige due riviste accademiche, Topoi (Springer) e Sistemi Intelligenti (Il Mulino). Si occupa di processi di ragionamento e decisione: su questi temi ha pubblicato numerosi contributi scientifici e quattro monografie, tra cui "La cura della ragione. Esercizi per allenare il pensiero" (Il Mulino, 2016). La sua collaborazione all’iniziativa Guarda come pensi rientra nelle attività del progetto Boosting Human Wellbeing with Behavioural Insights (B-Hu-Well), finanziato dal MUR nel contesto del PNRR, di cui è coordinatore nazionale.

Vincenzo Crupi insegna Filosofia della Scienza a Torino presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione. Ha diretto per molti anni il Centro Interdipartimentale di Logica, Linguaggio e Cognizione dell’Università di Torino, dove ora presiede la Scuola di Studi Superiori “Ferdinando Rossi”. La sua collaborazione all’iniziativa Guarda come pensi rientra nelle attività del progetto Reasoning with hypotheses: Integrating logical, probabilistic, and experimental perspectives, finanziato dal MUR nel contesto del PNRR, di cui è coordinatore nazionale.

Last update: 07/05/2024