Politiche attive
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L. n.205/2017 (Legge di Bilancio 2018) attribuisce alle regioni i compiti relativi al collocamento e alle politiche attive del lavoro: queste consistono in una serie di servizi erogati da strutture pubbliche e private, con competenze professionali specifiche su:
- incentivi all’occupazione, autoimprenditorialità, mantenimento e stabilizzazione di posti di lavoro,
- interventi di orientamento e formazione professionale,
- programmi per l’inserimento lavorativo di persone in difficoltà: donne, giovani, disoccupati di lungo periodo, disabili, lavoratori extracomunitari,
- integrazione tra esperienza professionale e percorso formativo.
Politiche attive Trento e Bolzano
Politiche attive Friulia Venezia Giulia
Politiche attive Regione Lazio
Politiche attive Trento e Bolzano
Centri per l’Impiego - Allo scopo di garantire livelli essenziali di prestazioni attraverso meccanismi coordinati di gestione amministrativa, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali stipula con ogni Regione e con le Province Autonome di Trento e Bolzano una convenzione finalizzata a regolare i relativi rapporti e obblighi in relazione alla gestione dei servizi per il lavoro e delle politiche attive del lavoro nel territorio di competenza. Inoltre, al fine di costruire i percorsi più adeguati all’inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano costituiscono propri uffici territoriali, denominati Centri per l’Impiego (CPI), per svolgere nei confronti dei disoccupati, dei lavoratori beneficiari di strumenti di sostegno al reddito in costanza di rapporto di lavoro e a rischio di disoccupazione, le seguenti attività :
- orientamento di base, analisi delle competenze in relazione alla situazione del mercato del lavoro locale e profilazione;
- ausilio alla ricerca di una occupazione, anche mediante sessioni di gruppo, entro tre mesi dalla registrazione;
- orientamento specialistico e individualizzato, mediante bilancio delle competenze ed analisi degli eventuali fabbisogni in termini di formazione, esperienze di lavoro o altre misure di politica attiva del lavoro, con riferimento all’adeguatezza del profilo alla domanda di lavoro espressa a livello territoriale, nazionale ed europea;
- orientamento individualizzato all’autoimpiego e tutoraggio per le fasi successive all’avvio dell’impresa;
- avviamento ad attività di formazione ai fini della qualificazione e riqualificazione professionale, dell’autoimpiego e dell’immediato inserimento lavorativo;
- accompagnamento al lavoro, anche attraverso l’utilizzo dell’assegno individuale di ricollocazione;
- promozione di esperienze lavorative ai fini di un incremento delle competenze, anche mediante lo strumento del tirocinio;
- gestione, anche in forma indiretta, di incentivi all’attività di lavoro autonomo;
- gestione di incentivi alla mobilità territoriale;
- gestione di strumenti finalizzati alla conciliazione dei tempi di lavoro con gli obblighi di cura nei confronti di minori o di soggetti non autosufficienti;
- promozione di prestazioni di lavoro socialmente utile.
Legge Provinciale 12 ottobre 2021, n 20: Disposizioni in materia di inserimento lavorativo delle persone con disturbo dello spettro autistico - Prevede:
- TDA tirocinio,
- TDA inserimento lavorativo nuovo modello di presa in carico (sperimentale).
Legge Provinciale 16 giugno 1983, n. 19 - istituisce l’Agenzia del Lavoro (struttura della Provincia Autonoma di Trento che ha il compito di attuare gli interventi di politica del lavoro tramite i Centri per l’Impiego.
Documento degli Interventi di Politica del Lavoro della XVI Legislatura - Mira a facilitare la conoscenza del mercato del lavoro, sostenere imprese e persone in cerca di lavoro attraverso:
- rafforzamento della rete tra soggetti pubblici e privati (Titoli d’acquisto – Voucher),
- voucher per i servizi al lavoro specifici per persone con disabilità o in condizione di svantaggio,
- orientamento specialistico,
- coaching,
- sostegno psicologico (varie durate),
- tutorato personalizzato (varie durate),
- utilizzo di tirocini di formazione e orientamento per l’inserimento nel mercato del lavoro,
- tirocini con caratteristiche specifiche per persone con disabilità o in condizione di svantaggio,
e a creare le condizioni per una concreta dignità lavorativa e una maggiore protezione sociale delle persone deboli e svantaggiate attraverso:
- contributo per l’attività di tutoraggio,
- contributo per l'adeguamento del luogo di lavoro a favore dell'occupazione delle persone con disabilità,
- titoli di acquisto (voucher) per l’accesso a progetti individualizzati di inserimento lavorativo di persone con disabilità o in condizione di svantaggio,
- progetti occupazionali in lavori socialmente utili per accrescere l'occupabilità e per il recupero sociale di persone deboli,
- progetti occupazionali in lavori socialmente utili per accrescere l'occupabilità e per il recupero sociale di persone con disabilità nell’ambito di enti pubblici,
- progetto OccupAzione: opportunità lavorative in lavori socialmente utili per persone con disabilità, nell’ambito di servizi ausiliari di tipo sociale,
- incentivi all’assunzione.
Politiche attive Friulia Venezia Giulia
Servizio Collocamento Mirato (SCM) - E' un servizio specialistico del Servizio Interventi per i lavoratori e le imprese, inserito nell’organigramma della Direzione Centrale Lavoro, Formazione, Istruzione e Famiglia. A livello centrale, il SCM svolge funzioni di coordinamento, sovrintendenza e indirizzo delle Strutture del collocamento mirato del territorio e di sostegno tecnico trasversale alle attività della Direzione in merito al collocamento mirato delle persone con disabilità. Cura la regolamentazione dei procedimenti e dei contributi inerenti al collocamento mirato.
Attraverso le quattro unità operative territoriali (Trieste, Gorizia, Udine e Pordenone) gestisce e promuove l'inserimento di persone con disabilità tenendo conto delle esigenze delle imprese e delle limitazioni del personale da inserire, utilizzando tutti gli strumenti messi a disposizione dalle normative nazionali e regionali (incentivi, percorsi formativi, tirocini, orientamento specialistico, contributi ed incentivi economici, sgravi, art. 14 e altri strumenti convenzionali).
In particolare si occupa di:
a) organizzazione e gestione delle attività di erogazione dei servizi all’utenza delle Strutture del collocamento mirato del territorio di Gorizia, Pordenone, Udine e Trieste
b) gestione degli adempimenti connessi alla gestione della legge 68/1999 in materia di diritto al lavoro dei disabili (attestazioni di assoggettamento dei datori di lavoro, computabilità nella quota di riserva dei lavoratori con invalidità riconosciuta; autorizzazioni all’esonero parziale; riconoscimento sospensione obbligo per aziende in crisi; convenzioni per la copertura quota d’obbligo; certificato iscrizione al collocamento mirato; cancellazione dagli elenchi; segnalazione elenchi, formulazione graduatorie uniche);
c) progettazione e gestione amministrativa delle attività di concessione degli incentivi per le assunzioni delle persone con disabilità, con particolare riferimento a quelli a valere sul fondo disabili;
d) tirocini formativi a favore delle persone con disabilità;
e) coordinamento delle strutture presenti sul territorio e del personale assegnato per lo svolgimento, in modo continuativo e funzionale, dei compiti innanzi indicati.
Legge regionale n. 18/2005 - Recepisce i disposti della legge n. 68/1999 al Titolo III, Capo II. Seguono i vari regolamenti. In particolare sono stati adottati regolamenti rispetto a:
- costituzione del Fondo regionale per il diritto al lavoro delle persone con disabilità e modalità di utilizzo e concessione degli interventi contributivi;
- tiirocini di orientamento, formazione e inserimento/reinserimento finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione
- criteri per la stipulazione delle convenzioni di cui all’articolo 14 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 (Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30).
- istituzione, composizione e funzionamento dei Comitati Tecnici per il diritto al lavoro delle persone con disabilità
Servizio di integrazione lavorativa (SIL) - La Direzione Lavoro ha, dal 2002, un accordo formale con gli enti gestori dei Servizi di Integrazione Lavorativa (SIL) regionali in base a cui delega a questi ultimi l’attuazione di percorsi personalizzati di integrazione lavorativa in favore di iscritti alle liste ex lege n. 68/1999 per i quali le Commissioni Mediche Integrate per la certificazione della disabilità indicano necessari interventi di supporto per la realizzazione del collocamento mirato.
A livello territoriale sono state implementate relazioni e concordale modalità di coordinamento e coprogettazione tra SCM, SIL, Servizi Sociali e Servizi sanitari finalizzati all’offerta di un accompagnamento multidisciplinare al lavoro, in particolare in favore delle persone che presentano condizioni di marcata fragilità e difficoltà nel perseguimento dell’inserimento lavorativo attraverso gli strumenti ordinari del collocamento mirato (disabilità intellettiva, psichica, correlazioni con svantaggio e povertà, disabilità complesse o pluridisabilità, marcata distanza tra le competenze possedute e le richieste del mercato del lavoro).
Servizio di integrazione lavorativa (SIL) - Sistema di servizi per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità istituito presso le Aziende Ulss. per programmare e realizzare l’integrazione lavorativa e sociale delle persone con disabilità.
Assegno per il lavoro - Strumento di finanziamento messo a disposizione dalla Regione del Veneto per contrastare la disoccupazione.
Assegno di ricollocazione - Strumento di politica attiva che consente ai disoccupati di ricevere assistenza gratuita nella ricerca di un nuovo lavoro.
Garanzia occupabilità dei lavoratori (GOL) - Programma di riforma del sistema delle politiche attive che prevede interventi personalizzati per disoccupati, percettori del Reddito di cittadinanza, persone con disabilità, giovani Neet, donne, over 55 e altre categorie di lavoratori deboli.
Inclusione Sociale (I-ACT) - Azioni Integrate di Coesione Territoriale finalizzate ad aumentare l’occupabilità delle persone svantaggiate o a rischio di esclusione sociale.
IncontraLavoro - Iniziativa di recruiting dei Centri per l'Impiego promossa da Regione del Veneto e Veneto Lavoro con l'obiettivo di mettere in contatto le imprese alla ricerca di candidati e i lavoratori alla ricerca di un impiego.
Percorsi di sostegno all'occupabilità dei soggetti svantaggiati - Percorsi di riqualificazione e aggiornamento professionale per disoccupati con più di 30 anni.
Work Experience - Esperienze di formazione e tirocinio in azienda per disoccupati under 30 e over 30.
Centri per l'impiego.
La Regione Lombardia promuove e finanzia, nei limiti delle risorse disponibili, ed in base a priorità regionali, provinciali e della Città Metropolitana, un’offerta di servizi integrati a livello territoriale per garantire ad ogni persona disabile la possibilità di aderire ad una politica attiva, a sostegno:
- dell’inserimento e del mantenimento lavorativo delle persone disabili all’interno del mercato del lavoro,
- delle imprese lombarde nel processo di inserimento, mantenimento e crescita professionale della persona con disabilità (“persona giusta al posto giusto”),
- al sostegno ed all’incentivazione dell’inserimento nel mercato del lavoro ed all’integrazione lavorativa delle persone con disabilità psichica, anche nell’ottica di valorizzazione del ruolo della cooperazione sociale;
- del diritto allo studio e dell’integrazione nei percorsi di istruzione e formazione professionale degli allievi disabili per l’assolvimento del diritto-dovere di istruzione e formazione e della formazione personalizzata per allievi con disabilità, particolarmente deboli,
- dell’orientamento al lavoro degli studenti nelle fasi conclusive dei percorsi scolastici e in fase di transizione dalla scuola al lavoro,
- delle azioni di sistema per sviluppare e migliorare i modelli di intervento nel campo dell’inserimento e mantenimento lavorativo della persona con disabilità,
- delle reti territoriali integrate con i servizi sociali e socio-sanitari rivolte alle persone con disabilità,
- dell’innalzamento delle competenze digitali di persone con disabilità.
Fondo Regionale per l’Occupazione dei Disabili (l.r. 13/2003) 2023/2024 - Intende assicurare a ciascuno pari opportunità di realizzazione personale e garantire elevati standard di qualità della vita. Il fondo prevede risorse per 64 milioni di euro: il 70% , pari a circa 45 milioni, finanzierà l’attuazione delle politiche attive per l’inserimento lavorativo dei disabili. ll 30% del fondo, 19 milioni, è destinato a supportare le attività di inclusione scolastica nell’ambito del sistema regionale di Istruzione e formazione professionale, percorsi alternanza scuola/lavoro, percorsi personalizzati per disabili e servizi di supporto all’integrazione scolastica.
Azioni di sistema cittadinanza digitale, per la diffusione delle competenze digitali dei disabili in cerca di occupazione - Finanziamento di progetti di formazione permanente finalizzati all’innalzamento delle competenze digitali di persone con disabilità, disoccupate e iscritte al collocamento mirato. Risponde all’esigenza di migliorare le competenze digitali delle persone con disabilità maggiormente esposte al rischio di esclusione dal mercato del lavoro e di emarginazione sociale. Gli impatti attesi sono duplici: migliorare la partecipazione attiva alla società delle persone con disabilità, attraverso l’acquisizione delle conoscenze informatiche di base necessarie per accedere ai servizi della vita quotidiana (servizi della PA, servizi bancari-assicurativi, servizi postali, servizi di utilities) e aumentare le chance di occupazione degli iscritti al collocamento mirato.
Dote impresa - collocamento mirato - Incentivi rivolti alle imprese che assumono persone con disabilità, volte all’abbattimento del costo del lavoro e all’acquisto di ausili, servizi e creazione di ambienti favorevoli all’inserimento delle persone con disabilità.
Azioni di sistema per l’accompagnamento al lavoro di giovani con disabilità dello spettro autistico - L’azione prevede il finanziamento di progetti di formazione finalizzati all’inserimento lavorativo rivolti a ragazzi e ragazze con disabilità dello spettro autistico a seguito della conclusione del percorso scolastico. Risponde all’esigenza di orientare i giovani con disabilità di spettro autistico alla valorizzazione delle proprie capacità lavorative e ad offrire un percorso specifico finalizzato all’inserimento lavorativo in realtà aziendali del territorio. I risultati attesi si inseriscono nel progetto più ampio dell’acquisizione di un’autonomia di vita e sono definiti in due output: il rilascio di una certificazione di competenze al termine del percorso di formazione, l’assunzione lavorativa con un contratto di lavoro.
I destinatari dell’azione sono individuati nei giovani a partire dai 16 anni e fino a 29 anni con l’assolvimento dell’obbligo scolastico, residenti o scritti in Regione Lombardia alle liste di cui all’art .8 della L. 68/99, che presentino una disabilità di spettro autistico adeguatamente documentata. L’ammissibilità al contributo è condizionata alla presentazione di un progetto di formazione finalizzato all’inserimento lavorativo presentato dall’operatore che preveda la partecipazione di una o più aziende, imprese (anche cooperative di tipo B). Il progetto ha durata massima di 24 mesi.
Il contributo erogabile per progetto è di 10.000 € per partecipante, e comprende i seguenti servizi che devono essere tutti ricompresi nella Patto di Adesione al progetto come impegno nei confronti dell’utenza:
- selezione, colloquio specialistico dei partecipanti e orientamento al lavoro,
- docenza frontale,
- consulenza per la definizione/aggiornamento dei percorsi di formazione/inserimento,
- utilizzo locali e attrezzature per l’attività programmata,
- attività di sostegno all’utenza (vitto per i partecipanti),
- servizi di tutoraggio per il periodo di tirocinio,
- riicerca e accompagnamento al lavoro.
Risorse del Fondo REgionale per l'occupazione dei disabili - Vengono inserite, come previsione di ricavo 2023, le risorse di cui al trasferimento di euro 4.000.000,00 previsto con la Deliberazione G.R. n. 592 del 23.05.2022, dal Fondo regionale per l’occupazione dei disabili, destinato al finanziamento:
a) per € 3.000.000,00 di progetti relativi alle misure per l’inserimento e l’integrazione lavorativa di soggetti disabili, iscritti negli elenchi di cui all’art. 8 della L. 68/1999 e D.G.R. n. 1046/2019;
b) per € 1.000.000,00 di progetti relativi alle misure riguardanti specificamente l’inserimento e l’integrazione lavorativa di soggetti con disabilità psichica, iscritti negli elenchi di cui all’art. 8 della L. 68/1999 di cui alla D.G.R. n. 686/2020.
Servizio Integrato Inclusione Lavoro (SIIL) - Rivolto alla persone in situazione di fragilità e vulnerabilità sociale in carico ai servizi, che necessitano di un approccio integrato e di sostegno per percorsi personalizzati di inclusione lavorativa e di cittadinanza. Per questo le linee guida sono state elaborate congiuntamente da tutti i soggetti interessati alle tematiche del sociale e del lavoro nell’ambito di un apposito tavolo regionale. Sulla base di quanto previsto un’equipe multidisciplinare, in ciascuno degli ambiti territoriali della Toscana, prenderà in carico le persone per definire un percorso personalizzato che permetta di poter avere l’opportunità di un’integrazione socio-lavorativa in una delle forme possibili: un lavoro, oppure un tirocinio, una borsa di studio o una soluzione comunque pienamente compatibile con quanto verificato dall’equipe. Il Siil sarà strutturato come servizio di secondo livello, non ad accesso diretto, ma con segnalazione dei casi da valutare da parte di altri servizi ed enti del terzo settore (ad esempio dei servizi dipendenze, salute mentale, di cooperative sociali, associazioni di volontariato).
“L’obiettivo di fondo di queste linee guida è quello di mettere al centro la persona e le sue potenzialità, realizzando un percorso di accompagnamento che non si basi solo sulle prestazioni socio sanitarie ma anche su strumenti capaci di favorire l’autonomia e l’inserimento nella vita comunitaria delle persone con vari tipi di fragilità.
ARTI, gestione avvisi regionali per la concessione di contributi a imprese e datori di lavoro privati a valere sul Fondo regionale ex Legge68/99 - Una particolare attenzione sarà dedicata alle persone portatrici di disabilità psichica, per le quali ARTI, al fine di agevolarne il collocamento mirato, nel quadro di un intervento che armonizzi sul territorio l’uso delle convenzioni ex art. 11 della Legge 68/99 con le pubbliche amministrazioni, promuoverà a partire dal 2023 e in misura crescente nel triennio, da parte degli enti pubblici la copertura della quota di riserva anche mediante 68/39;attivazione di tirocini finalizzati all’assunzione riservati a disabili psichici.
Fondi stanziati per la Toscana nell’ambito della Missione 5 del Pnrr - Le attività finanziate riguardano i percorsi di autonomia di persone con disabilità e quelli di persone non autosufficienti , il sostegno alle situazioni di povertà estrema, il sostegno alle capacità genitoriali e la prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini, il rafforzamento dei servizi sociali per garantire la dimissione anticipata assistita e prevenire l’ospedalizzazione e infine il rafforzamento dei servizi sociali e la prevenzioni e del fenomeno del burn out degli operatori .I progetti dovranno essere completati entro il marzo del 2026.
Le attività proposte variano dai laboratori artigianali, alle attività agricole, sportive e di partecipazione ad eventi ricreativi e culturali in ambiti di vita esterna, con forte coinvolgimento dei familiari e del volontariato e con particolare attenzione all’autonomia personale nella gestione delle attività di vita. I progetti propongono modelli assistenziali innovativi caratterizzati dai seguenti aspetti:
- appartamenti protetti vicini al contesto relazionale e affettivo per avvicinare il disabile a una dimensione nuova e parallela a quella della famiglia;
- fondazioni di partecipazione che sostengono progetti di residenzialità in autonomia;
- messa a sistema di progetti di autonomia sul territorio a supporto di esperienze di coabitazione per disabili adulti privi di rete familiare;
- promozione di vita indipendente per gruppi di persone secondo modelli domestico-familiari diversi da quelli che regolano le strutture residenziali;
- appartamenti per la preparazione al “dopo di noi”;
- laboratori per l’ indipendenza: orientamento alle autonomie, per periodi limitati, come week end e soggiorni estivi, per sviluppare capacità di autodeterminazione in ambiente domestico e
- relazionale;
- training e sviluppo delle autonomie: sostegno e accompagnamento alle famiglie nel percorso di crescita e acquisizione delle autonomie personali e lavorative dei ragazzi, anche attraverso attività di housing sociale per creare le condizioni di transizione naturale dal “durante a dopo di noi”;
- la creazione di gruppi di auto-mutuo aiuto e di gruppi esperienziali;
- la realizzazione di forme di gestione dei progetti abitativi strutturata secondo i bisogni delle persone;
- la focalizzazione delle azioni sul progetto di vita della singola persona, che si sposti dal piano assistenziale a quello educativo.
Politiche attive Regione Lazio
Delibera Giunta Regionale Lazio 14 dicembre 2015 n. 739 - Convenzione tra Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e Regione Lazio per regolare i relativi rapporti e obblighi in relazione alla gestione dei servizi e delle politiche attive del lavoro nel territorio della Regione Lazio in attuazione dell'articolo 11 del Decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150 'Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della Legge 10 dicembre 2014, n. 183'. Al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali competono le funzioni e i compiti di cui agli articoli 2 e 3 del Decreto legislativo n. 150/2015, tra cui:
- verifica e controllo del rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale;
- monitoraggio delle politiche occupazionali e del lavoro;
- indirizzo e vigilanza sull'istituenda Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL), per l'espletamento delle sue attività;
- definizione delle linee di indirizzo per l'attuazione del collocamento delle persone con disabilità e del collocamento obbligatorio delle persone non vedenti.
Alla Regione Lazio restano assegnate le competenze in materia di programmazione di politiche attive del lavoro, e in particolare:
- identificazione della strategia regionale per l'occupazione;
- accreditamento degli enti di formazione;
- accreditamento dei servizi per il lavoro;
- interventi volti a favorire l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità
Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) - Coordina la Rete Nazionale dei servizi per le politiche del lavoro, formata dalle strutture regionali per le Politiche attive del Lavoro, dall’INPS, dall’INAIL, dalle Agenzie per il lavoro e dagli altri soggetti autorizzati all’attività di intermediazione.
Legge n.169 del 21 giugno 201 “Promozione delle politiche a favore dei diritti delle persone con disabilità” - Ha stanziato 5,5 milioni di euro per il triennio 2022-2024. Nella nuova legge sono previsti molteplici interventi in vari ambiti di applicazione (attività informativa e di sensibilizzazione, lavoro e occupazione, scuola e formazione, welfare e salute, cultura, sport e turismo, accesso all’abitare, al trasporto ed alle infrastrutture, superamento delle barriere architettoniche, ecc.), il cui scopo è migliorare complessivamente la qualità della vita della persona disabile, riducendo le limitazioni e le barriere di tipo fisico, sociale e culturale, favorendo condizioni di accessibilità per le persone con disabilità ed il raggiungimento della massima autonomia e indipendenza possibile, nell’ottica di una completa integrazione nella società, contrastando ogni forma di stereotipo e di discriminazione. Si dispone nel merito dell’integrazione lavorativa delle persone con disabilità, compresi i percorsi di riqualificazione professionale, anche tramite il ruolo del disability manager. La legge, inoltre, istituisce il Centro regionale di informazione sulle barriere architettoniche (CRIBA), il Tavolo regionale di confronto permanente sul tema della disabilità e la Cabina di regia con compiti consultivi e propositivi nella materia della disabilità.
Servizio Inserimento Lavoro Disabilità (SILD) - La Regione Lazio riconosce il diritto al lavoro dei cittadini con diverse abilità e ne promuove l’inserimento e l’integrazione lavorativa attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato. A tal proposito è stato predisposto un apposito Servizio Inserimento Lavoro Disabili – SILD, che gestisce inoltre gli elenchi di cui alla Legge 68/99.
- Avvisi e graduatorie SILD: gli Avvisi Pubblici favoriscono l’avviamento al lavoro delle persone con disabilità e appartenenti alle categorie protette presso i datori di lavoro pubblici e privati attraverso la formazione di apposite graduatorie limitate a coloro che aderiscono alla specifica occasione di lavoro (art.7, comma 1bis della L. 68/99 ss.mm.ii. Sono pubblicati periodicamente presso i Centri per l’Impiego, generalmente con cadenza annuale. Chi desidera aderire deve possedere, alla data di pubblicazione, i seguenti requisiti: (i) essere iscritti negli elenchi delle persone con disabilità o appartenenti alle categorie protette della Regione Lazio, (ii) possedere una età anagrafica compresa tra i 18 anni ed età pensionabile.
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Preselezione SILD nel collocamento delle persone con disabilità e delle categorie protette (artt. 1 e 18, È il servizio gratuito di matching tra domanda e offerta di lavoro con il quale l’Azienda può essere accompagnata nella ricerca e L.68/99).
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Stipula di convenzione con l’azienda SILD: è l’accordo tra l’Impresa e il SILD al fine di favorire l'inserimento lavorativo dei disabili attraverso un programma che stabilisce i tempi e le modalità delle assunzioni. Tra le modalità che possono essere convenute vi sono: la facoltà della scelta nominativa; lo svolgimento di tirocini con finalità formative o di orientamento finalizzati all'assunzione; l'assunzione con contratto di lavoro anche a tempo determinato; lo svolgimento di periodi di prova più ampi di quelli previsti dal CCNL (art. 11, L. 68/99).
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I Tirocini extracurriculari nella Regione Lazio (DGR 576/19) rappresentano una misura formativa di politica attiva che ha lo scopo di accrescere le competenze professionali, l’inserimento o il rinserimento nel mondo del lavoro della persona disabile, anche non configurandosi come un rapporto di lavoro. La Convenzione di Tirocinio sottoscritta tra il SILD (soggetto promotore) e l’Azienda (soggetto ospitante) prevede la nomina dei tutor (uno per soggetto) che, con compiti diversificati, si occupano del monitoraggio e dell’andamento del tirocinio. L’azienda ha, inoltre, l’obbligo di attivare le assicurazioni INAIL e RCA e di erogare un rimborso spese al Tirocinante a tempo pieno di € 800,00 (da riproporzionare se part-time). Le Aziende, in qualità di soggetti ospitanti dei tirocini, possono rivolgersi all’Ufficio Tirocini del SILD per ogni informazione. L'Ufficio fornisce supporto e collaborazione per quanto riguarda:a redazione e l'attivazione delle convenzioni di tirocinio; la predisposizione del Progetto Formativo Personalizzato. L’Ufficio Tirocini svolge azioni di tutoraggio e monitoraggio e, laddove il PFI lo richieda, coinvolge nel tutoraggio anche il terzo settore e i servizi sociosanitari presenti sul territorio, utilizzando la rete dei servizi.
Centri per l'impiego - Eredi dei vecchi Uffici di Collocamento, gestiscono il mercato del lavoro a livello locale. Forniscono agli utenti, ai datori di lavoro e alle imprese una serie di servizi relativi al mondo del lavoro, tra i quali la promozione di misure personalizzate di inserimento lavorativo a favore di utenti che versano in condizioni di svantaggio o di disabilità per favorirne anche l’inserimento e il reinserimento sociale, nonchè consulenza e tutoraggio per la creazione d’impresa a disoccupati, a lavoratori beneficiari di strumenti di sostegno al reddito e a quelli a rischio di disoccupazione.
INAIL - contributi a fondo perduto per favorire il reinserimento lavorativo di persone con disabilità da lavoro. Il sostegno, fino a 135.000 euro, supporta gli interventi delle imprese per il superamento e l’abbattimento delle barriere architettoniche e per l’adeguamento e l’adattamento delle postazioni di lavoro. Ulteriori 15.000 euro possono essere riconosciuti per interventi di formazione. A questi incentivi si aggiunge, in caso di conservazione del posto di lavoro, il rimborso del 60% della retribuzione effettivamente corrisposta al lavoratore in attesa che si completino gli interventi di adeguamento finalizzati al suo reinserimento lavorativo.
Piano Sociale Regionale 2019-2021 - in questo particolare ambito prevede:
- il rafforzamento dell’assistenza domiciliare;
- l’attivazione dei servizi previsti nella legge sul dopo di noi;
- l’opportunità di riconoscere il contributo di cura al caregiver familiare non solo per le persone in condizioni di disabilità gravissima, ma anche per le persone con disabilità media, grave e non autosufficienti;
- la facilitazione dell’accesso, in particolare per le persone disabili, ai servizi residenziali e semiresidenziali riabilitativi;
- l’attivazione di servizi per la fruizione delle prestazioni sanitarie da parte di persone con disabilità complessa e non collaboranti;
- la possibilità di creare momenti di sollievo per le famiglie creando attività di tempo libero sperimentando una vita autonoma (week end di autonomia abitativa e sociale);
- la partecipazione alla vita di comunità
Programma Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (Programma GOL Lazio) .- Grazie a questa direttiva è possibile partecipare gratuitamente ad attività quali orientamento, ore di formazione, aggiornamento delle competenze, tirocini e accompagnamento al lavoro. D. D n. G08845 del 07/07/2022. L’iniziativa ha una durata quinquennale, fino al 2025. Per la Regione Lazio il Programma nel 2022 ha a disposizione 83,7 milioni derivanti dal PNRR, a cui si aggiungono 5,3 milioni presi dal Fse per coprire le spese di erogazione di tirocini e formazione per lavoratori in crisi. I destinatari del Programma GOL Lazio sono:
- disoccupati percettori di NASPI e DIS-COLL
- percettori del reddito di cittadinanza
- disoccupati senza sostegno al reddito
- beneficiari di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro
- lavoratori fragili: giovani NEET, over 55, donne in situazioni di svantaggio, persone con disabilità
- lavoratori con redditi molto bassi
SIL Unico Campania - E' il sistema informativo per l'erogazione di servizi per l'occupazione e lo sviluppo imprenditoriale della Regione Campania. Un nuovo modo di erogare i servizi di accoglienza, orientamento, formazione, auto-imprenditorialità che, grazie all'utilizzo delle nuove tecnologie, consentirà di raggiungere in maniera più efficace e soddisfacente gli obiettivi della Regione Campania.
Programma nazionale Garanzia Occupabilità Lavoratori 2021-2025 (Programma GOL) - E' il perno dell’azione di riforma delle politiche attive del lavoro previsto nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Missione 5 “Inclusione e coesione”, Componente 1 “Politiche attive del lavoro e sostegno all’occupazione”, Riforma 1.1 “Politiche attive del lavoro e formazione” finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU. Attraverso il Programma GOL la Regione Campania intende mettere in campo politiche attive integrate con la formazione e con l’inserimento lavorativo per migliorare l’occupabilità dei lavoratori, innalzarne il livello delle tutele attraverso la formazione e facilitarne le transizioni occupazionali. Le risorse assegnate alla Regione per l’anno 2022 sono pari a circa 120 milioni per il raggiungimento dei primi 81.420 beneficiari da inserire, attraverso un sistema di presa in carico unico gestito dai Centri per l’Impiego, in percorsi personalizzati di riqualificazione delle competenze e di accompagnamento al lavoro. L’accesso al programma dei beneficiari avviene a seguito di convocazione e/o invito all’adesione da parte degli operatori dei Centri per l’Impiego della Campania.
Accordo per l’inserimento lavorativo nelle cooperative sociali - La Giunta regionale, con delibera n. 696 del 13 dicembre 2022, ha approvato l’ Accordo per l’inserimento lavorativo nelle cooperative sociali delle persone disabili con gravi difficoltà di inserimento nel ciclo lavorativo ordinario, in attuazione dell’articolo 14 del decreto legislativo n. 276/2003, rendendo, così, l’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro molto più agevole. Tale accordo, che prevede la sottoscrizione della Regione Campania, delle Associazioni datoriali e delle Organizzazioni sindacali della Campania nonché delle Associazioni rappresentanti di persone disabili e Imprese sociali, finalizzato a favorire l’inserimento dei lavoratori disabili, disciplina le modalità, le condizioni e gli effetti del conferimento alle cooperative sociali di commesse di lavoro da parte dei datori di lavoro, anche a parziale copertura dell’obbligo di assunzione di disabili previsto dalla legge 12 marzo 1999 n. 68. Un ruolo strategico nell’attuazione di questo accordo è riservato agli uffici per il collocamento mirato, nell’ambito del piano nazionale di potenziamento dei centri per l’impiego e delle politiche attive del lavoro.
PNRR e Programma GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori) - Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede investimenti e riforme a cui sono associate risorse europee per 191,5 miliardi di euro oltre a 30,6 miliardi provenienti da un Fondo complementare nazionale, per un totale di 222,1 miliardi di euro. Il Programma Garanzia Occupabilità dei Lavoratori GOL è un’azione di riforma del sistema delle politiche attive del lavoro e della formazione professionale che si inserisce nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), finanziato con i fondi europei di NextGenerationEU. Per il 2022 le risorse assegnate alla Regione Calabria per l’attuazione del programma sono pari a 39.776.000,00 € a valere sul PNRR e 1.655,00 € su altre fonti. Il Programma è strutturato su cinque percorsi ognuno caratterizzato da specifici servizi, in particolare:
- reinserimento lavorativo,
- aggiornamento competenze (upskilling, interventi formativi),
- riqualificazione (reskilling, formazione professionalizzante più approfondita),
- lavoro e inclusione (in caso di bisogni complessi, con ostacoli che vanno oltre la dimensione lavorativa e con attivazione della rete dei servizi territoriali),
- ricollocazione collettiva.
In attuazione del Programma GOL la Regione Calabria ha adottato il Piano di Attuazione Regionale con delibera 169 del 30 Aprile 2022, previa approvazione ANPAL pervenuta con nota 4700 del 07/04/2022.
- Numero attuale di persone prese in carico GOL: 49682 (uomini 24888 – donne 24794)
- Persone prese in carico per il percorso lavoro e inclusione: 1600 (406 provincia RC)
Per aderire al Programma GOL bisogna rivolgersi ad un CPI per la profilazione, il rilascio del Patto di Servizio e la contestuale scelta dell’APL.
Fondo per l'inclusione delle persone con disabilità - In relazione al “Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità” Annualità 2021 di cui al DPCM del 29 novembre 2021, la regione ha adottato il “Programma regionale per l’Inclusione delle persone con disabilità” ex DGR 147/2022 (12 aprile 2022). Il programma prevede interventi finalizzati a 1. promuovere, attraverso lo sport, su tutto il territorio regionale, l'inclusione attiva delle persone con disabilità (importo di Euro 1.040.000); e 2. promuovere l'inserimento lavorativo dei disabili, con l’obiettivo di sviluppare processi di socializzazione e di integrazione delle persone con disabilità motorie, sensoriali, intellettive e di altro genere (importo Euro 1.000.000). Previa eventuale riprogrammazione e adeguamento, per evitare sovrapposizioni con le misure finanziate dal Programma GOL, l'iniziativa sostiene progetti di avviamento, inserimento e accompagnamento al lavoro di durata non inferiore ai due mesi e per un massimo di dodici: tali progetti dovranno assicurare un efficace raccordo tra istituzioni, enti, organismi e imprese multi-settoriali, garantire la sostenibilità e l’efficacia delle azioni avviate per il perseguimento degli obiettivi di integrazione/inclusione socio-lavorativa. L’intervento si rivolge persone di età compresa tra i 18 e i 64 anni; disoccupate; iscritte nelle liste del collocamento mirato ex l. 68/99; con disabilità gravi (psichiche, sensoriali o fisica con percentuale superiore al 74%); domiciliate in Calabria e non inserite in altre iniziative a sostegno del lavoro attivate dalla programmazione regionale e nazionale.
Fondo regionale per l'occupazione delle persone con disabilità (Art. 14 L. 68/99) - In attuazione del piano di subentro previsto dalla D.G.R. 38/3 28/06/2016, l’ASPAL ha portato a compimento i progetti già attivati dalle Province nell’ambito del Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità (EX ART. 14 L. 68/99), a suo tempo attivati sulla base delle linee guida RAS. I progetti attivati gestiti dalla Provincia di Cagliari e dalla Provincia di Sassari nell’ambito del Fondo riguardano l’attivazione di progetti di tirocinio in favore di persone con disabilità presso soggetti ospitanti pubblici o privati individuati mediante bando pubblico. Le attività dell’Aspal nell’ambito del Fondo sono variegate e dipendono dallo stato di attuazione in cui si trovava il progetto all’atto del passaggio delle funzioni.
Inserimenti specialistici individualizzati ed esperienze multidisciplinari in équipe (IN.S.I.E.M.E) - Avviso di diritto pubblico regione Sardegna per il finanziamento di proposte progettuali finalizzate ad aumentare l’occupabilità e favorire l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità attraverso una presa in carico multiprofessionale secondo i principi del modello ICF e la predisposizione di un progetto personalizzato di inserimento lavorativo, che preveda misure diversificate di politica attiva per il lavoro e strumenti di conciliazione. La dotazione finanziaria complessiva disponibile per l’attuazione dell’Avviso, pari a € 2.250.000,00, è ripartita su 5 ambititerritoriali (4 ambiti provinciali e 1 area metropolitana - LR 4 febbraio 2016, n.2). Beneficiari:
- A.T.S./A.T.I. già costituite o costituente raggruppamenti temporanei
- soggetti privati, organismi formativi, imprese, consorzi e/o enti del terzo settore iscritti agli albi nazionali e regionali che abbiano finalità e compiti a favore di persone con disabilità che operano nel recupero socio-lavorativo di soggetti svantaggiati, soggetti accreditati per i servizi al lavoro.
Principali categoria di destinatari: persone con disabilità ai sensi dell’art. 3 c. 1 L.104/92 che possiedono i requisiti di iscrizione alle liste artt. 1 e 8 della L.68/99 e che sono in possesso di idoneità lavorativa (verbale collocamento mirato con relazione funzionale).
Network per l’occupabilità e l’inclusione obiettivo (Progetto "NOI") - Rafforzamento del collocamento mirato attraverso l’istituzione di una rete regionale dei servizi, la progettazione di una presa in carico multiprofessionale delle persone con disabilità e l’individuazione di strumenti di lavoro, in sinergia con i portatori di interesse, Enti Pubblici ma anche utenti, istituzioni formative, Università, aziende e Terzo Settore. Coinvolgimento di diverse professionalità all’interno di una rete formale, dove possano meglio incontrarsi, lavorare insieme e utilizzare metodi, interventi, strumenti e modelli operativi condivisi. La condivisione di metodologie e modalità operative che contemplino tutte le dimensioni di vita della persona e del contesto sociale, economico e produttivo, consente una maggiore efficacia della presa in carico e un riconoscimento della complessità dei bisogni delle persone con disparità di accesso al mercato del lavoro, cui si può dare una risposta ottimale solo attraverso l’azione coordinata degli interventi necessari, siano essi di tipo sanitario, sociale e di politiche attive del lavoro. La strategia individuata per realizzare quest’approccio è quella che prevede un’attività di equipe multiprofessionale che metta al centro in maniera efficace la persona con disabilità, in ottica globale e con approccio bio-psico-sociale. Il progetto si sviluppa come un sistema complesso di azioni differenziate, che parte dalla valutazione delle esigenze dei lavoratori e del contesto economico, produttivo, imprenditoriale dei diversi ambiti territoriali regionali, delle “buone prassi”, delle criticità e delle opportunità già esistenti per arrivare infine all’istituzione della rete con un protocollo d’intesa per l’utilizzo di strumenti in comune. Le attività del progetto sono finanziiate con fondi FSE POR 2014/20, e sono realizzate attraverso la sistematizzazione e la formalizzazione delle reti che si prevede possano essere “a geometria variabile” al fine di rispettare le peculiarità dei territori e dei servizi in esse presenti e mantenendo elevati standard di personalizzazione dei servizi e l’attivazione di Equipe multidisciplinari che prevedano il coinvolgimento di operatori appartenenti a servizi differenti a seconda delle necessità dei destinatari.
Last update: 24/01/2024