News

ADRIREEF - Utilizzo eco-sostenibile degli habitat rocciosi naturali e artificiali in Adriatico

11/04/2019

ADRIREEF Project
ADRIREEF Project

Nel mare Adriatico vi è un gran numero di habitat rocciosi naturali e artificiali che possono essere valorizzati e utilizzati in modo sostenibile per lo sviluppo e la promozione di diverse attività quali l’acquacultura, la pesca e forme di turismo alternativo e sostenibile che possano apportare benefici socio-economici rispettando, al tempo stesso, gli ecosistemi naturali e le loro risorse in accordo con i principi della Blue Economy.

A tal fine ADRIREEF, con quasi 3 milioni di euro finanziati nell’ambito del programma europeo Interreg Italia-Croazia 2014-2020, si propone di identificare le aree marine utilizzabili per scopi economici, definendo linee guida utili agli stakeholder per lo sviluppo di attività imprenditoriali sostenibili, attraverso una mappatura e classificazione degli habitat rocciosi naturali e artificiali e un loro monitoraggio con tecnologie innovative a basso impatto ambientale, che verranno testate in diversi 'casi studio'. Tutti i dati prodotti saranno accessibili online e altri Paesi potranno beneficiare delle esperienze e delle best practices che ne deriveranno.

Il progetto è iniziato nel dicembre 2018 e terminerà nel maggio 2021. Con capofila il Comune di Ravenna, ha nella sua compagine 10 partner italiani (tra cui ovviamente il Cnr-Irbim) e croati appartenenti ad amministrazioni pubbliche, enti privati, enti di ricerca e università. Sono previsti 5 WPs e il Cnr-Irbim partecipa come Leader del WP3 'Mapping of Adriatic reefs from different perspectives'. Nell’ambito di questo WP verranno mappati gli habitat rocciosi naturali e artificiali presenti lungo la costa adriatica italiana e croata mediante la ricerca bibliografica e appositi questionari. Si procederà anche all’analisi delle regolamentazioni vigenti a livello comunitario, mediterraneo, nazionale e locale. Verranno infine identificati 'casi studio' rilevanti nei due Paesi e tecnologie innovative ed ecocompatibili per il monitoraggio degli habitat scelti.

Il Cnr-Irbim condurrà anche un 'caso studio' presso una barriera artificiale installata lungo un tratto della costa marchigiana sede di un turismo ben sviluppato ma caratterizzato da una forte stagionalità e dove alcune attività come il diving, la pesca ricreazionale e la pesca turismo hanno ancora un ruolo marginale. L’acquisizione di alcuni parametri ambientali (correnti, temperatura, torbidità, ecc) e la loro trasmissione a terra in tempo reale potranno fornire informazioni utili per il diving, consentendo anche di prolungare la stagione subacquea. Inoltre, mediante un sofisticato sistema di acquisizione immagini e short movies subacquei, anch’essi trasmessi a terra, sarà possibile coinvolgere una vasta platea costituita anche da persone che non praticano o non possono praticare di diving, promuovendo anche altre attività quali la pesca ricreazionale e sportiva con lo sviluppo di nuove figure professionali come, ad esempio, l’'istruttore di pesca'.

L’applicazione di metodologie innovative per l’acquisizione di immagini permetterà anche un’accurata stima della biomassa di mitili insediati sui moduli artificiali e della comunità ittica che popola la barriera, fornendo indicazioni per un suo sfruttamento sostenibile da parte della pesca artigianale professionale e per la raccolta dei mitili con una conseguente diversificazione del prodotto rispetto a quello derivante dagli impianti flottanti di mitilicoltura, con ulteriori possibilità di introito sia per i mitilicoltori, sia per i pescatori professionali.

Per informazioni:
Gianna Fabi
Cnr-Irbim
Largo Fiera della Pesca, 2 60125 Ancona
gianna.fabi@cnr.it

Vedi anche: