11/03/2019
"La Sicilia e la comunità archeologica siciliana, nazionale e internazionale è in lutto per la dolorosa perdita di una delle sue menti più brillanti e vivaci. Archeologo esperto, capace, profondo conoscitore dell’archeologia siciliana e del Mediterraneo ha dato, con i suoi lavori, un contributo fondamentale per la crescita di conoscenze nel settore. Docente universitario, fu sua l’invenzione della decima soprintendenza siciliana, quella del Mare che egli lungamente diresse e che servì ad avviare una profonda rinascita della ricerca subacquea restituendo pezzi di storia dell’antichità. Da qualche anno, da esperto conoscitore della macchina regionale aveva deciso di affacciarsi alla politica andando a guidare uno degli assessorati più importanti della Sicilia, quello dei beni culturali. Guidare un assessorato di quel tipo è possibile solo se si è capaci di abbinare competenze scientifiche a capacità gestionali e di indirizzo. Sebastiano Tusa possedeva tutto questo insieme ad un grande carisma che gli consentiva di affrontare con determinazione e risolutezza i mille problemi che la ricerca archeologica nell’Isola porta sempre alla ribalta. La sua attenzione ai problemi ed alla evoluzione della disciplina fu sempre alta e salutò con grande entusiasmo l’iniziativa che l’Istituto per i beni archeologici monumentali del Cnr di Catania aveva preso quando organizzò la giornata internazionale di studi ‘Archeologia:quo vadis?’ I cui atti sono stati recentemente editi. In quella occasione, una specifica sezione dell’incontro fu focalizzata a dare un quadro aggiornato della direzione delle ricerche che l’archeologia nell'isola, quella professata nelle Soprintendenze, nei Parchi archeologici, nei Poli Museali stava prendendo. Un’occasione quella che servì a ribadire la necessità di costruire ampie masse critiche di competenze diverse focalizzate su temi di interesse comune. La ricerca internazionale e quella siciliana in particolare, quella di chi opera nella convinta interazione tra saperi multidisciplinari cui Sebastiano Tusa credeva molto, perde oggi un saldo punto di riferimento. Studioso serio, dotato di un’acribia filologica senza pari, lascia una produzione scientifica di eccellenza con manuali sulla preistoria siciliana oggi adottati in tutti gli atenei italiani".
Per informazioni:
Daniele Malfitana
Cnr-Ibam
daniele.malfitana@cnr.it
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