22/03/2013
Si è applicato il microscopio SNOM con sorgente di luce FEL nell’infrarosso, presso Daresbury (UK), nello studio dell'adenocarcinoma esofageo. I risultati preliminari hanno dimostrato che il sistema può funzionare a risoluzione nanometrica, al fine di distinguere tra tessuto sano e maligno
Ricercatori italiani del CNR e inglesi dell’Università di Liverpool hanno applicato il microscopio ottico a scansione a campo vicino (SNOM) con sorgente di luce da laser ad elettroni liberi (FEL) nell’infrarosso (IR), presso Daresbury (UK), nello studio del cancro in più rapida crescita nel mondo occidentale, l'adenocarcinoma esofageo. Il tumore all'esofago colpisce quasi mezzo milione di persone ogni anno in tutto il mondo e 33.400 casi sono stati diagnosticati in Europa nel 2008. Una gran parte dei pazienti con diagnosi di tumori esofagei hanno metastasi a distanza al momento della diagnosi e di conseguenza pochi pazienti sono adatti per la chirurgia, che è l'unico trattamento potenzialmente curativo. La prognosi per questo tipo di tumore è quindi molto scarsa con tassi quinquennali di sopravvivenza di circa l'8%. Tuttavia, il progresso della malattia da una condizione pre-esistente, cellule di Barrett, è ben compreso. Le cellule di Barrett possono essere rilevate da endoscopia gastrointestinale superiore e la sfida è quella di identificare i pazienti con cellule di Barrett che sono a rischio di sviluppo del cancro esofageo. Il trasferimento e l'aggiornamento di un microscopio ottico a scansione a campo vicino, realizzato presso l’Istituto di Struttura della Materia nella sede di Tor Vergata dal gruppo del Dr. Antonio Cricenti, presso il FEL IR di Daresbury ha dimostrato la capacità di fornire immagini chimiche specifiche a livello sub-cellulare del tessuto dell’esofago con il potenziale di poter sviluppare test diagnostici accurati. I risultati preliminari hanno già dimostrato che il sistema può funzionare a risoluzione nanometrica, al fine di distinguere tra tessuto sano e maligno. Questo sistema produrrà un importante progresso nell’imaging del tessuto maligno e, si prevede che potrà portare allo sviluppo di strumenti diagnostici portatili per uso ospedaliero anche per altri tipi di tumore.
I risultati di tale ricerca sono stati pubblicati nella rivista scientifica Applied Physics Letters:
“Near-field Optical Microscopy with an IR-Free Electron Laser applied to Cancer Diagnosis” A.D. Smith, M.R.F. Siggel-King, G. Holder, A. Cricenti, M. Luce, P. Harrison, D.S. Martin, M. Surman, T. Craig, S.D. Barrett, A. Wolski,D. Dunning, N.R. Thompson, D.M. Pritchard, A. Varro, S. Chattopadhyay, P. Weightman, Applied Physics Letters, Volume: 102 Issue: 5 Article Number: 053701 DOI: 10.1063/1.4790436 (2013).
Per informazioni: Antonio Cricenti, Istituto di Struttura della Materia, via del Fosso del cavaliere 100, 00132 Roma, tel. 0649934143, antonio.cricenti@artov.ism.cnr.it