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Un osservatorio ecologico per la salvaguardia del mare Adriatico

20/04/2021

Schema ECOAdS con principali azioni dell'Osservatorio
Schema ECOAdS con principali azioni dell'Osservatorio

La celebrazione della giornata mondiale della Terra ci ricorda ancora una volta quanto sia importante tutelare gli ecosistemi sul nostro Pianeta, e numerose sono le azioni e i progetti dela comunità scientifica che hanno questo tra i loro obiettivi primari.

Nell’ambito del progetto ECOSS (Ecological Observing System in the Adriatic Sea: oceanographic observations for biodiversity) -finanziato dal programma INTERREG Italia-Croazia e coordinato dall'Istituto di scienze marine (Cnr-Ismar) coinvolgendo dieci Enti di diversa natura afferenti ai due Paesi- è in atto la costituzione dell’osservatorio ecologico transnazionale per il Mare Adriatico denominato "ECOAdS".

L'osservatorio ECOAdS ha la funzione di contribuire al miglioramento dello stato di conservazione degli habitat e della biodiversità del Mare Adriatico, con particolare riferimento ai siti della Rete Natura 2000, in un’area di grande valore ecologico, altamente antropizzata e al centro di molteplici attività economiche legate all’uso delle risorse marine. Lo scopo principale è l’integrazione e l’armonizzazione della ricerca e del monitoraggio oceanografico ed ecologico a lungo termine con le principali strategie di conservazione, secondo il principio della connettività ecologica.

Il punto di forza di ECOAdS è l’avvio di una strategia di ricerca e monitoraggio coordinata a scala di bacino, in grado di affrontare diversi processi, come la dispersione delle specie dallo stadio larvale a quello adulto, le relative migrazioni e spostamenti in risposta ai cambiamenti climatici e alle pressioni indotte dall'uomo, oltre che l’acquisizione delle variabili fisiche e chimiche. Proprio questa visione d’insieme, infatti, permette di evidenziare e comprendere le interconnessioni esistenti su scale spaziali e temporali appropriate e di ottenere un quadro completo di informazioni per  la tutela, la conservazione e la corretta gestione dell’ecosistema marino, integrando anche le richieste provenienti dalle principali Direttive Europee (Direttiva Habitats, 92/43/CEE; Direttiva Uccelli, 2009/147/CE; Direttiva Acque, 2000/60/CE; Direttiva sulla Strategia Marina, 2008/56CE).

La costituzione dell’osservatorio, basata su un approccio partecipativo, ha coinvolto ricercatori, professionisti, decisori politici e società civile, al fine di integrare diverse visioni e conoscenze, oltre a quelle scientifiche, con il chiaro intento di mantenere la struttura oltre la durata del progetto: tra le varie azioni proposte, la costruzione di un portale web in cui informazioni e conoscenze saranno liberamente accessibili a tutti, tale da dare continuità all'iniziativa.

Si tratta di un’azione pioneristica che affronta le principali problematiche ecologiche e sociali dell’area con un approccio transfrontaliero, in linea con le finalità dei progetti INTERREG.  Da sottolineare, inoltre, che l’istituzione e il mantenimento sul lungo termine degli osservatori ecologici marini sono fortemente raccomandati a livello europeo, in quanto necessari per ottemperare le richieste che provengono dalle direttive in ambito marino e per raggiungere obiettivi legati alla conservazione e allo sviluppo sostenibile (in particolare, l’obiettivo 14 dello sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che è dedicato interamente alla vita acquatica).

Per informazioni:
Alessandra Pugnetti
Cnr - Ismar
Tesa 104 - Arsenale, Castello 2737/F, 30122 Venezia
alessandra.pugnetti@ve.ismar.cnr.it
041/2407911
Lucilla Capotondi, Cnr - Ismar, email: lucilla.capotondi@bo.ismar.cnr.it, tel. 051/6398876

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