Istituto per lo studio degli impatti Antropici e Sostenibilità in ambiente marino (IAS)

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La nuova distribuzione territoriale di IAS, prevede oltre alla sede dell'Istituto, ubicata in Roma presso l'Università degli Studi di Roma Tre e la nuova sede secondaria di Palermo, una sede secondaria a Genova, proveniente dall'Istituto di Scienze Marine (ISMAR) e le sedi secondarie a Oristano, Capo Granitola e la sede di lavoro di Castellammare del Golfo, provenienti dall'ex Istituto per l'Ambiente Marino Costiero (IAMC, soppresso con il Provvedimento n. 112/2018).
Questa nuova conformazione delle sedi e dei diversi gruppi di ricerca multidisciplinare che lo compongono hanno permesso di caratterizzare l'Istituto dedicandolo allo studio dei rischi naturali e antropici nell'interfaccia tra Antroposfera e Ecosfera (in ambiente marino), una delle sfide scientifiche maggiormente stimolanti e significative dell'era geologica appena iniziata, l'Antropocene, in cui l'attività antropica è diventata la principale causa delle modifiche territoriali, strutturali e climatiche del Pianeta.

Il capitale umano di IAS attualmente si aggira attorno a 98 unità di personale: 47 ricercatori, 14 tecnologi, 27 tecnici, 10 amministrativi, 30 collaboratori (assegnisti, dottorandi, borsisti) e circa 30 unità di personale associato, proveniente da Università ed Enti con cui IAS ha sviluppato un'attiva rete di collaborazioni e sinergie. La produttività scientifica nel 2018 è stata di 120 pubblicazioni su rivista JCR, delle quali 32 con IF superiore a 3.5. Le entrate consolidate per il periodo 2018-2019 derivanti da progetti competitivi ammontano a circa 3.363 Me, ripartite tra agenzie pubbliche nazionali (Comuni e Regioni 26%; Ministeri 45%), progetti EU (13%), privati (10%), università (3%).

Caratteristiche significative dell'Istituto e del personale

- La precisa caratterizzazione tematica fortemente innovativa e proiettata verso una interpretazione operativa della scienza della sostenibilità in ambiente marino, una nuova disciplina che dovrà sostenere un approccio olistico e interdisciplinare per proteggere l'ecosistema marino e costiero evitando impatti particolarmente negativi, anche rafforzando la sua resilienza, e poter conservare, gestire e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile (Obiettivo 14 Agenda 2030 SDGs). Le competenze dei diversi e complementari gruppi di ricerca di IAS sono una garanzia per intraprendere un percorso allineato a questa strategia marina internazionale.
- L'evidente trasversalità delle competenze e delle tematiche di ricerca che si prestano ad essere facilmente implementabili, senza problematiche sovrapposizioni, ad un progetto di sinergia e cooperazione con gli altri Istituti del mare e del DSSTTA per essere maggiormente competitivi a livello nazionale ed internazionale.
- L'eterogeneità e la qualità delle numerose infrastrutture di ricerca marine e strumentazioni presenti in Istituto.
- La grande qualità e professionalità del personale scientifico e di supporto alla ricerca che mostra in generale parametri di produttività elevati e rassicuranti.
- La recente immissione di giovani ricercatori grazie al processo di stabilizzazione appena concluso che ha abbassato notevolmente l'età media del personale e che mette a disposizione una forza lavoro naturalmente disponibile al cambiamento e alla crescita.