Il Nilo a Pompei: in mostra al Museo Egizio di Torino nuovi modelli di fruizione museale proposti dall'Ibam Cnr
Dal 05/03/2016 ore 09.00 al 04/09/2016 ore 18.30
Museo Egizio di Torino, via Accademia delle Scienze, 6, 10123 Torino
Ricerca scientifica, tecnologia, linguaggi semplici e, soprattutto, un approccio emozionale sono gli ingredienti necessari per i modelli di fruizione museale proposti dall’Istituto per i beni archeologici e monumentali del Cnr in occasione della mostra "Il Nilo a Pompei-Visioni d’Egitto nel mondo romano" allestita al Museo Egizio di Torino.
Riscuote un grande successo a soli tre giorni dalla sua apertura, la mostra "Il Nilo a Pompei-Visioni d'Egitto nel mondo romano", inaugurata lo scorso 5 marzo al Museo Egizio di Torino che rimarrà aperta fino al 4 settembre. Si tratta della prima mostra temporanea all'interno del nuovo spazio espositivo del Museo Egizio di Torino, dedicato a Khaled Al-Asaad, direttore del sito archeologico di Palmira e presenta gli affreschi, i fregi, i culti e le statue romane che testimoniano l'influenza dell'arte egizia a confronto con gli originali dei musei di Torino e di Napoli. Per l'evento, che vede organizzatori oltre al Museo Egizio, la Soprintendenza speciale per Pompei e Mondadori-Electa, l'Istituto per i beni archeologici e monumentali del Cnr (Ibam), con il contributo dell'ITlab di Lecce (Francesco Gabellone, Ivan Ferrari e Francesco Giuri, con il supporto di Maria Chiffi) ha presentato una proposta ricostruttiva di due importanti contesti pompeiani: la casa del Bracciale d'Oro e la casa di Octavius Quartio. In un tempo assai ristretto, il team dell’Ibam, che ha ormai esperienze consolidate nel settore, ha presentato una visione filologicamente accurata dei due complessi, con giardini, statue, spazi architettonici, vasche con giochi d’acqua e ambienti affrescati, tutti ricollocati virtualmente nel loro contesto originale. Il contributo di aggiornate tecniche di comunicazione che coniugano la tecnologia con un approccio emozionale hanno fatto tutto il resto. In questa maniera, grazie anche alla collaborazione degli esperti del Museo Egizio e della Soprintendenza speciale di Pompei, sono state rilevate in 3D 16 statue, diversi elementi architettonici, ricostruiti reperti perduti e rievocati spazi cancellati dalla catastrofica eruzione del 79 d.C. Anche questa è stata in parte rappresentata, con simulazioni di fluidodinamica ed effetti in computer graphics finalizzati a trasmettere informazioni scientifiche accurate con linguaggi semplici ed immediati, frutto di lunghe sperimentazioni tecniche. La sintesi imposta dalla breve durata dei filmati ha permesso di ricucire tutte queste informazioni con un approccio auto-esplicativo che permette al visitatore di comprendere le peculiarità dei reperti esposti nella mostra in un quadro d’insieme che ripropone i colori, i suoni e le suggestioni di ambienti distrutti duemila anni fa.
"Con la mostra si consolida sempre più il rapporto tra l’Ibam e il Museo Egizio di Torino" dichiara Daniele Malfitana, direttore dell'Istituto. "I rapporti avviati già l’anno passato quando in occasione della riapertura del Museo l'Ibam presentò la ricostruzione di tre grandi complessi, tra cui la Tomba di Nefertari e la cappella di Maia, proseguono senza sosta. Sono molto soddisfatto del lavoro svolto dal team guidato da F. Gabellone perché ciò dimostra che non può oggi esistere ricostruzione virtuale di monumenti del passato perduti se non c’è alla base un saldo rigore scientifico frutto dell’interazione tra archeologi, architetti, grafici e informatici. Oggi – continua Malfitana – le attività dell'Ibam in questo settore stanno sensibilmente aumentando e sono già in cantiere, sempre con il Museo Egizio, altre importanti attività che saranno presentate alla comunità scientifica nei prossimi mesi".
Organizzato da:
Museo Egizio di Torino
Mibact, Soprintendenza speciale per Pompei, Ercolano, Stabia, Museo archeologico nazionale di Napoli (Mann) e Mondadori-Electa
Referente organizzativo:
Francesco Gabellone
CNR - Istituto per i beni archeologici e monumentali
f.gabellone@ibam.cnr.it
+39 0832 4222 12
Modalità di accesso: a pagamento
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