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Progetti vincenti di Horizon 2020/Spazio e Rete NEREUS: opportunità e prospettive per la ricerca, le aziende e il territorio

Il 02/02/2016 ore 09.30 - 14.30

Auditorium di S. Apollonia, Via San Gallo 25, Firenze

L’Istituto di fisica applicata 'Nello Carrara' (Ifac-Cnr) organizza insieme alla Regione Toscana un evento dal titolo “Progetti vincenti di Horizon 2020/Spazio e Rete NEREUS: opportunità e prospettive per la ricerca, le aziende e il territorio”, per comunicare le attività che verranno condotte a guida dell’Istituto nell’ambito di due progetti recentemente approvati.

L’Ifac-Cnr ha una tradizione consolidata nella ricerca in campo aerospaziale ed osservazioni della Terra, la cui origine può essere derivata dal “Centro Microonde” di Firenze, al cui fondatore l’attuale istituto è dedicato (vedi www.ifac.cnr.it – cenni storici). Forte è oggi il rapporto con le aziende del territorio del settore Spazio tramite il coordinamento da parte di Ifac del Polo Toscano di Optoelettronica e Spazio e più recentemente con la partecipazione al Distretto Regionale FORTIS. Notevole è anche la progettualità in corso in ambito nazionale ed internazionale, con la partecipazione a molti programmi delle principali agenzie spaziali come ASI, ESA, NASA e JAXA.
In questo quadro, l'Ifac ha recentemente sottoposto alla call “Space” del programma Europeo Horizon 2020 due progetti (AURORA e ReDSHIFT) coordinati da ricercatori dell’Istituto (Ugo Cortesi e Alessandro Rossi) che hanno vinto le rispettive selezioni e saranno finanziati nel periodo 2016-2018. Le tematiche dei due progetti sono estremamente attuali, poiché riguardano rispettivamente il monitoraggio di ozono e radiazione ultravioletta da satellite ed un approccio innovativo al problema dei detriti spaziali. Un’altra caratteristica che accomuna i due progetti è il coinvolgimento nel partenariato di start-up e piccole/medie imprese innovative del settore Spazio europeo.
Per divulgare le informazioni sulle ricerche che verranno condotte nell’ambito di questi due progetti, l'Ifac organizza insieme alla Regione Toscana il giorno 2 febbraio 2016 a Firenze un evento dal titolo “Progetti vincenti di Horizon 2020/Spazio e Rete NEREUS: opportunità e prospettive per la ricerca, le aziende e il territorio”. Sarà anche l’occasione per presentare a ricercatori, stakeholders e rappresentanti di imprese e del settore Spazio le attività della Rete Europea NEREUS, a cui la Regione Toscana afferisce.
Il progetto Aurora (Advanced Ultraviolet Radiation and Ozone Retrieval for Applications) di cui è coordinatore scientifico Ugo Cortesi dell' Ifac, è risultato vincitore nel settore “Earth Observation-2-2015: Stimulating wider research use of Copernicus Sentinel Data”. Il suo obiettivo primario è utilizzare le capacità di misura complementari dei sensori delle missioni Sentinel-4 e Sentinel-5 del programma Copernicus, rispettivamente in orbita bassa (LEO) e geostazionaria (GEO), per monitorare in tempo quasi reale il profilo di ozono in atmosfera con accuratezza senza precedenti.  Il progetto sarà focalizzato sugli strati più bassi dell’atmosfera principalmente interessati dall’azione dell’ozono come inquinante e come gas serra, su Europa, Nord Africa e Medio Oriente. Saranno impiegati modelli atmosferici e metodi di assimilazione dati, in particolare per l’integrazione di prodotti combinati da misure LEO e GEO in un modello di previsione dell’ozono a breve termine. Queste attività di ricerca stimoleranno lo sviluppo di applicazioni downstream innovative con alto potenziale commerciale. Ci si propone, in primo luogo, di implementare un servizio web-GIS, che consentirà l’accesso a questi dati e potrà essere successivamente integrato nei Servizi Atmosfera di Copernicus, garantendo la disseminazione dei dati dall’ambito scientifico a quello applicativo e commerciale e la realizzazione di un database con tecniche di gestione di big data allo stato dell’arte. Saranno infine sviluppate due diverse applicazioni commerciali nel settore della prevenzione sanitaria basate sul monitoraggio in tempo quasi reale e su previsioni a breve termine dell’ozono atmosferico: la prima dedicata all’inquinamento da ozono nella bassa troposfera e nello strato limite e la seconda alla dosimetria della radiazione UV.
Il progetto ReDSHIFT (Revolutionary Design of Spacecraft through Holistic Integration of Future Technologies), coordinato da Alessandro Rossi dell' Ifac, è risultato vincitore nel settore “PROTEC-1-2015: Passive means to reduce the impact of Space Debris”. Come dimostrato dalle collisioni in orbita avvenute negli ultimi anni, l’accumulo di oggetti abbandonati nell’orbita terrestre rappresenta ormai un problema per tutti gli utilizzatori dello spazio intorno alla Terra. Rispondendo alle richieste dell’Unione Europea, ReDSHIFT si propone di affrontare il problema dei detriti spaziali con un approccio globale unendo i più recenti avanzamenti teorici nell’ambito della dinamica orbitale alle tecnologie emergenti, come la stampa in 3D. L’approccio teorico permetterà di individuare le orbite e le tecnologie “passive” più adatte per la rimozione dei satelliti al termine della loro vita operativa, sfruttando le perturbazioni naturali della dinamica orbitale. L’aspetto sperimentale sarà invece volto al disegno e alla stampa in 3D di parti di satelliti, specificamente disegnati per interagire e sopravvivere al meglio all’ambiente detritico. Il vantaggio della cosiddetta “produzione additiva” sarà la rapidità di prototipizzazione e la ripetibilità che faciliteranno la ricerca e la sperimentazione dei materiali e dei disegni più adatti. Da ultimo, ma non meno importante, ReDSHIFT si propone di rivedere e aggiornare l’aspetto normativo internazionale con lo scopo di suggerire nuove procedure e misure di mitigazione, per la riduzione della produzione dei detriti spaziali, da introdurre nei regolamenti delle agenzie spaziali e nei trattati internazionali.

Organizzato da:
Ifac-Cnr
Regione Toscana

Referente organizzativo:
Roberto Pini
CNR - Istituto di fisica applicata "Nello Carrara"
IFAC-CNR, Via Madonna del Piano 10, 50019 Sesto Fiorentino (FI)
r.pini@ifac.cnr.it
0555226437

Modalità di accesso: ingresso libero

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