Un mondo (bio)-diverso: l'agrobiodiversità in un mondo che cambia
Il 06/05/2015 ore 10.00 - 18.00
Auditorium di Cascina Triulza, Expo Milano 2015
Se oggi l’uomo ha colonizzato praticamente l’intero pianeta, se si sono sviluppate le civiltà e le conoscenze, se il logos è potuto divenire la forza trainante dell’umanità, si deve all’introduzione dell’agricoltura. Questa pratica ha cambiato il paradigma della biodiversità, per cui accanto a una biodiversità naturale ne è sorta una legata all’agricoltura e all’allevamento: l’agrobiodiversità. Tale diversità non è statica, ma muta nel tempo in base a vari fattori, tra cui il più importante è l’uomo, che la modifica continuamente attraverso pratiche agricole e scelte di consumo.
Con questo evento s’intende approfondire l’interazione dei fattori che influenzano il mutamento dell’agrobiodiversità e comprendere la complessità delle relazioni esistenti tra le varie discipline attinenti al suo studio. Per esempio, la selezione delle varietà e la trasformazione dei prodotti che mangiamo sono influenzate da differenti attori quali agricoltori, allevatori, nutrizionisti, economisti, esperti di sicurezza alimentare o di politiche agrarie, ecc. Tuttavia, il consumatore non ha percezione diretta dei fattori e delle conoscenze che intervengono lungo la filiera né delle implicazioni etiche che le proprie scelte hanno sulla disponibilità delle risorse genetiche sul lungo termine.
La prima sessione è dedicata ai driver dell’agrobiodiversità. Si illustrerà la storia delle piante che costituiscono la nostra dieta e come queste piante abbiano migrato al seguito degli uomini. La maggioranza delle calorie della dieta umana proviene dalle piante, quindi si analizzerà la relazione fra biodiversità e dieta e saranno presentate alcune iniziative volte a riavvicinare ai luoghi di produzione del cibo il consumatore che risiede in città. La diversità coltivata non cambia solo in funzione delle preferenze dell’uomo, ma anche sotto la spinta dei cambiamenti climatici che potrebbero mettere in pericolo la connessione fra biodiversità e tradizione. Infine le complesse interazioni fra fattori che influenzano produzione e commercializzazione possono avere impatti devastanti sulle popolazioni.
Nella seconda sessione si analizzeranno le relazioni tra l’uomo e l’agrobiodiversità e in particolare la sostenibilità delle nostre scelte alimentari da un punto di vista ambientale, sociale ed economico. Le preferenze dei consumatori di oggi infatti, influenzeranno profondamente l’agrobiodiversità di domani. Sono pertanto necessari interventi che favoriscano scelte responsabili. Esistono esempi di reintroduzione delle varietà tradizionali perdute? Il crescente aumento del consumo di prodotti animali ci farà riflettere sulle ricadute di questo trend sulla salute e sul sistema socio-economico rurale in genere.
A completamento della giornata verranno illustrati, attraverso l’esposizione e il commento di documenti elaborati da comitati e commissioni etici, i punti di vista a riguardo della scienza e della ricerca, senza le quali non è possibile immaginare un mondo futuro (bio) diverso.
Organizzato da:
CNR Dipartimento di Scienze BioAgroalimentari
Cooperazione Italiana, Ministero degli Affari Esteri
Referente organizzativo:
Domenico Pignone
CNR - Dipartimento Agroalimentare
P.le A. Moro 7
00185 ROMA
domenico.pignone@cnr.it
3665672611
Modalità di accesso: ingresso libero
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