Progetto di ricerca

LIFE15 NAT/IT/000914 CalMarSi - Misure di conservazione integrata di Calendula maritima Guss., specie rara e minacciata della flora vascolare siciliana (DBA.AD002.122)

Area tematica

Scienze bio-agroalimentari

Area progettuale

Ottimizzazione dell'uso delle risorse naturali negli ecosistemi agricoli e forestali (DBA.AD002)

Struttura responsabile del progetto di ricerca

Istituto di Bioscienze e Biorisorse (IBBR)

Responsabile di progetto

GIUSEPPE GARFI
Telefono: +390916574578
E-mail: giuseppe.garfi@ibbr.cnr.it

Abstract

Calendula maritima Guss. è una rarissima specie erbacea, sopravvissuta a scala globale unicamente in alcuni tratti di litorale della provincia di Trapani (Sicilia occidentale). Il suo areale ha subito una forte regressione nel corso degli ultimi 150 anni, perlopiù a causa della frammentazione degli habitat idonei dovuta all'intensa pressione antropica. Inoltre problemi di inquinamento genetico dovuti a fenomeni di ibridazione con la specie congenere C. fulgida costituiscono un'altra seria minaccia per la sua sopravvivenza. Per tali ragioni C. maritima è inserita nella Lista Rossa IUCN delle specie gravemente minacciate di estinzione.
Scopo generale del Progetto è la conservazione di C. maritima mediante azioni di in-situ ed ex-situ che si prefiggono la rimozione/mitigazione dei principali fattori di minaccia, rappresentati da:
- Contrazione e frammentazione dell'areale e degrado delle condizioni stazionali;
- Inquinamento genetico;
- Disturbi stagionali connessi con la fruizione costiera;
- Competizione con piante esotiche invasive.

Obiettivi

I principali obiettivi del progetto sono:
- propagazione in-vitro al fine di ottenere in modo non invasivo il materiale di moltiplicazione di sicura identità genetica per tutte le azioni di diffusione della specie;
- rafforzamento delle popolazioni più depauperate partendo da materiale di origine e identità genetica certe;
- incremento della superficie attuale mediante la creazione di nuovi popolamenti in condizioni meno limitanti, secondo i principi della Assisted Colonisation;
- limitazione e/o eliminazione dei principali fattori locali di disturbo mediante barriere fisiche;
- contenimento della diffusione di piante esotiche invasive (es. Carpobrotus spp.) che competono occupando gli habitat d'elezione;
- emanazione di una norma di protezione dedicata esplicitamente alla specie target e valida sull'intero territorio regionale;
- pianificazione partecipata con gli enti locali competenti per i siti che ospitano le popolazioni, con il coinvolgimento delle popolazioni residenti nelle politiche di tutela del proprio territorio.

Data inizio attività

01/11/2016

Parole chiave

conservazione biodiversità, specie minacciate, inquinamento genetico

Ultimo aggiornamento: 05/07/2025