Partecipazione italiana alla missione CALET di JAXA - Fase E (DIT.AD012.006)
Area tematica
Ingegneria, ICT e tecnologie per l'energia e i trasporti
Area progettuale
Tecnologie per l'Aerospazio e l'Osservazione della Terra (DIT.AD012)Struttura responsabile del progetto di ricerca
Istituto di fisica applicata "Nello Carrara" (IFAC)
Responsabile di progetto
SERGIOBRUNO RICCIARINI
Telefono: 0555226498
E-mail: s.ricciarini@ifac.cnr.it
Abstract
L'apparato CALET (Calorimetric Electron Telescope) è concepito per operare a bordo della ISS (International Space Station) per almeno 5 anni e realizzato a cura dell'agenzia spaziale giapponese JAXA, per la misura di flussi di raggi cosmici nel campo di energie 10 GeV - 10 TeV.
IFAC - CNR, con contratto ASI/CNR IFAC n. I/046/11/0, ha già collaborato per la fornitura dei modelli di volo e di qualifica del sistema di alimentazione di alta tensione per l'intero apparato (HVPSC, High Voltage Power Supply Component).
L'attività prevista nel presente contratto riguarda:
- il supporto tecnico nel periodo di integrazione pre-lancio e di messa in opera post-lancio e installazione a bordo della ISS, relativamente al monitoraggio e all'ottimizzazione delle prestazioni dell'apparato CALET, con particolare riguardo ai componenti di volo del sistema HVPSC;
- un'attivita di caratterizzazione dello strumento CALET mediante simulazioni e un'attività di analisi dati sia nel periodo pre- che post-lancio, allo scopo di partecipare alla produzione delle misure dei flussi di particelle cariche e fotoni incidenti sull'apparato.
Obiettivi
Principale obiettivo scientifico di CALET è la misura dello spettro di elettroni e positroni cosmici in un intervallo di energia da qualche GeV fino a decine di TeV, con alta statistica e elevata accuratezza strumentale: tale misura permetterebbe di identificare possibili sorgenti "vicine" alla Terra, come siti di accelerazione di raggi cosmici all'interno della nostra Galassia, una potenziale scoperta di altissimo interesse scientifico.
Inoltre, CALET sarà in grado di estendere - di circa un ordine di grandezza - l'intervallo in energia delle misure dirette della composizione chimica, degli spettri dei raggi cosmici carichi e del rapporto fra i flussi degli elementi secondari (es. B) rispetto a quelli primari (es. C). Si nota che l'accuratezza di tali misure dipende criticamente anche dalla linearità, stabilità e affidabilità nel tempo delle linee di alta tensione.
Data inizio attività
11/07/2013
Parole chiave
raggi cosmici, calorimetro, stazione spaziale
Ultimo aggiornamento: 07/06/2025