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Covid-19: sorveglianza attiva per le residenze sanitarie disabili

29/04/2020

Negli ultimi due mesi si sono susseguite notizie relative alle gravi conseguenze del Covid-19 e all’elevato numero di persone contagiate. In particolare, è stato più volte evidenziato l’aumento del rischio in persone con comorbilità pregresse. Per questa ragione, le persone con disabilità stanno vivendo una situazione di estremo disagio in quanto si sono ritrovate nella situazione di vivere un rischio maggiore che ha portato in molti casi alla sospensione dei servizi ad esse dedicati e in molti altri alla continuazione degli stessi senza la possibilità di prendere le dovute precauzioni igienico-sanitarie per contenere la diffusione del virus. 

Per questa ragione Anfass, Uniti per l’Autismo, Angsa e dalla Società italiana di medicina ambientale (Sima), a cui si è aggiunto il supporto dell’Istituto per la ricerca e l’innovazione biomedica (Irib) del Consiglio nazionale delle ricerche hanno lanciato un appello condiviso da una crescente parte della comunità scientifica, che ha il duplice obiettivo di portare l’attenzione sulla forte criticità delle residenze sanitarie disabili affinché sia implementato un urgente intervento sia nelle strutture già coinvolte sia in quelle finora risparmiate da Covid-19.  

Nello specifico, in riferimento alle persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, si richiede che siano posti in essere strategie efficaci di previsione e prevenzione dell’ulteriore diffusione della pandemia. In tale ottica è necessario attuare una oculata gestione del territorio, risparmiando i presidi ospedalieri dal contagio ed evitando che diventino essi stessi amplificatori della diffusione. Oltre agli anziani e alle persone con preesistenti situazioni di stress metabolico, le persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo costituiscono una popolazione a rischio sia per aspetti legati alla gestione comportamentale delle norme igieniche, sia per situazioni di affollamento delle strutture, sia per l’elevata copresenza di condizioni quali obesità, disturbi immunitari ed altre patologie che aumentano il rischio di contrarre il Covid-19 e la gravità della presentazione.

Nello specifico, il modello prevede:

  • esecuzione di tampone nasofaringeo e orofaringeo a tutti gli ospiti e operatori delle strutture, con periodica rivalutazione
  • immediato isolamento delle persone risultate positive, indipendentemente dalla sintomatologia, con allontanamento immediato di operatori positivi e trasferimento degli ospiti positivi in settori o strutture dedicati
  • allestimento di strutture o settori di isolamento per gli ospiti positivi – asintomatici e sintomatici – con efficaci zone filtro, mediante riorganizzazione degli spazi interni delle residenze (es. padiglioni dedicati) o utilizzo di altre strutture messe a disposizione da Ast o Comune di appartenenza
  • per gli ospiti sintomatici, strumenti diagnostici e protocolli approvati e aggiornati per l’assistenza domiciliare e ospedaliera non intensiva, possibilmente in collaborazione con le Unità speciali di continuità assistenziale (Usca)
  • adeguamento del personale in forza nelle Residenze, attraverso l’attivazione di bandi per richiamare personale qualificato ancorché per adesione volontaria ed incentivato a fornire la propria collaborazione
  • attivazione di applicativi e percorsi di telemedicina, monitoraggio e training per operatori e familiari al fine di garantire la continuità degli interventi terapeutici ed il supporto necessario durante l’emergenza sanitaria.

Si ricorda a questo proposito che il Cnr-Irib ha sviluppato 'Tolepati', insieme a Medilink, ditta siciliana, un’app di telemedicina per facilitare il monitoraggio a distanza dei pazienti ed il controllo dei sintomi. L’app, gratuita, può essere personalizzata da ogni centro, residenza od ospedale, e sarà sotto la loro autonoma e completa gestione per quanto riguarda la conservazione e gestione dei dati. Il personale del Cnr-Irib offrirà il supporto necessario all’implementazione. Contemporaneamente e indipendentemente, il personale dell’Istituto è disponibile per la formazione di operatori e familiari per aiutare nella delicata situazione legata all’emergenza con particolare riferimento ai disturbi dello spettro autistico.

Per informazioni:
David Vagni
CNR - Istituto di Ricerca Genetica e Biomedica
Via Torre Bianca, Pad. 4, Mortelle, Istituto Marino, 98164 Messina ME
david.vagni@cnr.it

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