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Italia e Israele incrementano la cooperazione scientifica nel settore dei materiali 2D

27/11/2019

Italia e Israele incrementano la cooperazione scientifica nel settore dei materiali 2D
Italia e Israele incrementano la cooperazione scientifica nel settore dei materiali 2D

Il workshop scientifico 'Israel-Italy 2D Materials', ospitato dal 25 al 27 novembre presso l’Istituto di nanotecnologia dell'Università Bar-Ilan (BINA), a Tel-Aviv, ha posto le basi per intraprendere nuove e importanti collaborazioni bilaterali nel settore dei materiali bidimensionali, oggi di grande interesse.

L'evento, promosso dall'ambasciata italiana in Israele, ha riunito i migliori ricercatori dei due Paesi nell’ambito dei materiali 2D con l'obiettivo di dare ulteriore impulso a questo settore in rapida crescita. “Italia e Israele hanno una cultura e un'economia molto simile”, ha affermato l'ambasciatore italiano in Israele Gianluigi Benedetti nel suo saluto di apertura. "Sul fronte economico, l'innovazione israeliana e il forte sistema manifatturiero italiano si completano a vicenda, rendendo le due nazioni destinate a lavorare insieme. Opportunità come questa possono svilupparsi solo se alimentate dal basso verso l'alto, ascoltando studiosi, ricercatori ed esperti e aiutandoli a consolidare le loro idee e ad attuare le loro proposte atttraverso una collaborazione a lungo termine", aggiungendo "Si possono cogliere opportunità solo ascoltando studiosi, ricercatori ed esperti, e aiutandoli a consolidare le loro idee e proposte attraverso collaborazioni di lungo respiro.”

Il worskhop è stato da Dror Fixler, direttore del BINA, che ha fornito una panoramica dell'Istituto e ha accolto con favore l'opportunità di creare future collaborazioni con l'Italia.

I materiali 2D, fogli con spessore di pochi atomi, hanno suscitato grande interesse negli ultimi anni grazie alle loro proprietà elettroniche, di trasporto, ottiche e meccaniche straordinarie con potenziali applicazioni e ricadute senza precedenti nel settore dei semiconduttori. "Solo nell'ultimo decennio sono stati assegnati due premi Nobel per la scoperta del primo materiale bidimensionale - il grafene - e la misurazione delle sue proprietà, nonché la definizione e la scoperta di isolanti topologici, la maggior parte dei quali sono materiali bidimensionali", ha affermato Doron Naveh, della facoltà di ingegneria Kofkin dell'Università Bar-Ilan. Naveh è stato tra gli organizzatori dell'evento assieme a Oded Hod, dell'Università di Tel Aviv,  Andrea Ienco del Cnr-Iccom,  Stefan Heun del Cnr-Nano e Stefano Ventura, Addetto scientifico dell'Ambasciata italiana.

"Questo seminario alimenterà nuove collaborazioni bilaterali anche in vista del nuovo programma quadro Horizon Europe in questo settore emergente e siamo consci di poter fare la nostra parte in questo entusiasmante sviluppo", ha affermato il direttore del Dipartimento di scienze chimiche e tecnologie dei materiali (Dsctm) del Cnr.

“La chimica dei nuovi materiali sta aprendo opportunità molto interessanti di innovazione e, quindi, collaborazione tra i nostri due paesi", ha affermato l'addetto scientifico Stefano Ventura. "Gli incontri avuti consentiranno ai ricercatori di esplorare idee e applicazioni comuni per sviluppare scienza, tecnologia e anche collaborazioni industriali tra i due Paesi".

Tra gli studiosi che hanno partecipato al workshop, numerosi esponenti da atenei e centri di ricerca israeliani -oltre all'Università Bar-Ilan, l'Istituto Weizmann, l'Università di Tel Aviv, Technion, l'Università Ebraica e l'Università Ben Gurion- e per parte italiana il Consiglio nazionale delle ricerche, le Università di Padova, Pisa e dell’Aquila, e il Politecnico di Milano.

Per informazioni:
Maurizio Peruzzini
direttore Dsctm-Cnr
direttore.dsctm@cnr.it

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