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Colombia: Ibam presenta primo stralcio dell'Atlante della Ciudad Amurallada de Cartagena de Indias

01/03/2017

Ciudad Amurallada di Cartagena de Indias: particolare del modello tridimensionale
Ciudad Amurallada di Cartagena de Indias: particolare del modello tridimensionale

Lo scorso 7 febbraio in Colombia presso l'Università di Cartagena de Indias sono stati presentati i primi risultati del progetto bilaterale di cooperazione scientifica e tecnologica tra l’Istituto per i beni archeologici e monumentali del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibam-Cnr) e l’Università di Cartagena de Indias (Colombia), con una giornata di studio dal titolo "Cartagena es la Muralla. Atlas de la Ciudad Amurallada de Cartagena de Indias" e l’esposizione di pannelli contenenti alcuni stralci dell'Atlante della Ciudad Amurallada di Cartagena, il più grande sistema fortificato di età coloniale in Sud America.

Cartagena de Indias, fondata nel 1533, è il cuore culturale e turistico della regione caraibica della Colombia, grazie alla sua posizione strategica a guardia di in una baia circondata da lagune ed isole, dove gli Spagnoli vi costruirono il principale porto del continente americano per i commerci da e per l’Europa. Attaccata continuamente da pirati olandesi, inglesi e francesi fu dotata di una fortezza con uno sviluppo di circa 12 km che ne fanno il sistema difensivo più grande del Sud Ameria di età coloniale, dal 1984 dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Le costruzioni delle fortificazioni, progettate dall’italiano Battista Antonelli, ingegnere militare a servizio del re di Spagna Felipe II, ebbero inizio nel XVI secolo e terminarono nel XVII secolo.

Il progetto di ampio respiro internazionale, il cui coordinatore scientifico è Nicola Masini, responsabile della sede Ibam di Potenza, finanziato dal Cnr e dall'Acac - Associazione colombiana per il progresso della scienza, per lo sviluppo di approcci alla conoscenza, diagnosi e conservazione del patrimonio architettonico fortificato in Italia meridionale e in Colombia tra '500 e '600, ha visto impegnati, con l’attività di ricerca di short term mobility l’ing. Manuela Scavone, giovane borsista della sede Ibam di Potenza, in un programma di studio storico-documentario, di rilievo e diagnosi delle patologie di degrado della Ciudad Amurallada di Cartagena, grazie anche alla collaborazione dell’Università di Cartagena (responsabile il prof. Jorge Alvarez Carrascal) e l'Università della Basilicata (responsabile la prof.ssa Antonella Guida).  Dallo studio avviato e in considerazione della notevole lunghezza delle mura è stata sperimentata una metodologia speditiva di rilievo ed integrata con diagnostica in situ, per la conoscenza storico-costruttiva e la documentazione delle patologie di degrado. In particolare, i rilievi terrestri ed aerei di prossimità, con l'impiego di drone, e le elaborazioni con tecniche di structure from motion hanno consentito la ricostruzione 3D, a cura dell'ing. Scavone e il dottor Antonio Pecci, di oltre 6 km di mura (inclusi baluardi, barbacani e torrette di vedetta), per un’area complessiva di circa 35.600 m2. Le ortofoto e i fotopiani ottenuti hanno consentito l'analisi dettagliata degli aspetti costruttivi e difensivi, e una prima caratterizzazione delle patologie di degrado, a cura della dr. Maria Sileo, tecnologa dell'Ibam di Potenza. Altre attività hanno riguardato la ricerca storica, basata sullo studio di documenti, fonti iconografiche e cartografie. Si segnala, infine, il contributo allo studio di caratterizzazione petrografica dei materiali lapidei, dei dottori Giovanni Quarta e Davide Melica presso il laboratorio di microscopia ottica dell’Ibam-Cnr di Lecce.

I primi risultati della ricerca svolta presentati durante l’incontro bilaterale hanno offerto diversi spunti di riflessione sulle possibili strategie di salvaguardia e di conservazione delle mura di Cartagena interessate da problematiche di degrado complesse, ascrivibili a carenti attività di manutenzione, e concause di natura ambientale tra cui non sono estranei possibili effetti dovuti al cambiamento climatico.

Per informazioni:
Nicola Masini
Cnr - Istituto per i beni archeologici e monumentali
C.da S. Loja - 85050 Tito Scalo (PZ)
n.masini@ibam.cnr.it
0971 427321

Ufficio stampa:
Ufficio Comunicazione
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