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Intrusione marina e processi idrogeochimici nel sistema delle acque sotterranee dell'isola d'Ischia

11/01/2022

A sinistra diagramma composizione cloruri (mg/l) rispetto alla temperatura (° C). A destra mappa isola d'ischia con il posizionamento dei campioni. Cerchi rappresentano le acque di falda in pozzo mentre i quadrati le acque sorgive.
A sinistra diagramma composizione cloruri (mg/l) rispetto alla temperatura (° C). A destra mappa isola d'ischia con il posizionamento dei campioni. Cerchi rappresentano le acque di falda in pozzo mentre i quadrati le acque sorgive.

L'isola d’Ischia è un sistema idrotermale attivo, strutturalmente complesso, che ospita un sistema acquifero fratturato la cui geometria e proprietà idrauliche sono ancora in parte sconosciute. “Il sistema acquifero di Ischia, composto principalmente da depositi vulcanici del Quaternario e marini, presenta acque fisicamente e chimicamente eterogenee. L'intensa sismicità e l'attività idrotermale sono manifestate da numerose fumarole e sorgenti termali, che sono state sfruttate fin dai tempi antichi, promuovendo e sostenendo le attività turistiche di fama mondiale che costituiscono la principale attività economica dell'isola" afferma Renato Somma associato alla ricerca presso il Cnr-Iriss e ricercatore Ingv.

Lo scopo di questo studio è stato quello di determinare i processi idrogeochimici nel sistema acquifero di Ischia. Inoltre, è stata calcolata, per la prima volta, la proporzione di acqua di mare nel sistema acquifero di Ischia utilizzando dati idrogeochimici storici relativi a due campagne di campionamento di sessantanove campioni di acque sotterranee e di sorgenti termali raccolti  in precedenza che sono stati analizzati e confrontati con i dati precedentemente pubblicati per identificare i cambiamenti chimico-fisici dovuti al contributo dell'acqua di mare.

“L'analisi dei campioni ha mostrato che diversi processi fisico-chimici si verificano nelle acque sotterranee dell'isola d'Ischia, dove l'acqua di ricarica, acqua di mare e fluidi profondi interagiscono e si sovrappongono con diversa intensità. Il fattore salino calcolato indica un contenuto di acqua marina fino al 70% in alcuni campioni vicino alla costa, suggerendo che l'intrusione di acqua marina è il processo principale in queste aree. "Inoltre i dati analizzati mostrano che l'intrusione di acqua marina aumenta fino al 93%. Infine, l'analisi dei dati mostra che, sebbene si osservi un cambiamento nella composizione chimica, non si registra alcuna variazione della temperatura dell'acqua termale nel tempo rivelando che il sistema geotermale dell’isola d’Ischia ha un meccanismo molto efficiente di trasporto del calore” conclude Renato Somma.

Per informazioni:
Renato Somma
Cnr-Iriss
renato.somma@ingv.it

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