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La biblioteca del Cnr di Bologna alla guida del progetto internazionale HERMES

28/06/2021

LOGO HERMES Strengthening digital resource sharing during COVID and beyond
LOGO HERMES Strengthening digital resource sharing during COVID and beyond

Nonostante la pandemia, anzi forse proprio grazie ad essa, è nato il progetto HERMES Strengthening digital resource sharing during COVID and beyond, con l'obiettivo di potenziare la ricerca e creare nuove connessioni tra le biblioteche per facilitare l’accesso globale alla conoscenza.
HERMES è finanziato nell’ambito del Programma Erasmus Plus e realizzato da un partenariato internazionale composto, oltre al Cnr, da tre università dell’area mediterranea - Università di Balamand (Libano), Università della Cantabria (Spagna), Università MEF (Turchia) – e la federazione internazionale delle biblioteche e degli archivi International Federation of Library Associations and Institutions (IFLA).

Perché grazie alla pandemia? Nel 2020 la situazione COVID-19 ha costretto le biblioteche accademiche a spostarsi esclusivamente sul Web, evidenziando alcune delle problematiche che la comunità scientifica ha dovuto affrontare: improvvisa indisponibilità delle collezioni fisiche, mancanza di digitalizzazione del patrimonio cartaceo, inadeguatezza dei cataloghi, assenza di informazioni su e-book e disponibilità di risorse elettroniche, problemi legali di consegna dei documenti digitali agli utenti, mancanza generale di competenze nella ricerca e nel recupero di documenti digitali. Per rispondere all’emergenza, in tempi brevissimi un gruppo di bibliotecari sotto l’egida dell’IFLA ha creato “Resource Sharing during COVID-19” (RSCVD https://rscvd.org/): il primo esperimento di condivisione digitale gratuita delle risorse bibliografiche in tutto il mondo.

RSCVD si basa sul contributo volontario di un centinaio di bibliotecari in tutto il mondo, che hanno lavorato con gli strumenti disponibili in quel momento per condividere i documenti delle loro biblioteche con la comunità accademica mondiale.

Dopo una prima reazione di grande successo all’emergenza COVID, si è pensato che i tempi fossero maturi per mettere in atto un’azione in grado di creare impatti di lunga durata: un gruppo di esperti bibliotecari ha ideato il progetto HERMES, pensando di fornire un’opportunità per facilitare il lavoro di moltissimi bibliotecari nel mondo e approfondire tematiche ora più che mai cruciali. 

Il progetto è appena iniziato e durerà 18 mesi, durante i quali il gruppo lavorerà per lo più a distanza ponendosi il duplice obiettivo di affinare gli strumenti di condivisione dei documenti che le biblioteche già usano in Italia e nel mondo, rendendoli più stabili e performanti e facilitandone l’utilizzo, e al contempo di formare gli addetti ai lavori su questioni affini al grande tema dell’accesso alle conoscenze. Nei corsi di formazione infatti verranno trattati, oltre ai tecnicismi di funzionamento del software indirizzati ai bibliotecari, temi di grande interesse in un momento come questo, in cui l’accesso a libri o riviste è limitato a causa della pandemia, ad esempio come trovare documentazione scientifica di qualità, come orientarsi rispetto all’open science, quali implicazioni etiche e legali tenere in considerazione nell’utilizzo e nella condivisione della documentazione scientifica.

HERMES produrrà un software open source, materiali didattici rigorosamente open e corsi di formazione gratuiti per bibliotecari, studenti universitari e ricercatori al fine di fornire un accesso di alta qualità, rapido e gratuito alla conoscenza attraverso lo sviluppo di competenze specifiche sul tema condivisione delle risorse digitali.

Gli interessati possono tenere d’occhio sviluppi di questo ambizioso progetto sui canali social della Biblioteca Cnr di Bologna e sul sito web del progetto.

Per informazioni:
Silvana Mangiaracina
Biblioteca - Area Territoriale di ricerca del Cnr di Bologna
Via Gobetti, 101 - 40129 BOLOGNA
mangiaracina@area.bo.cnr.it
+39 051 6398026

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