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35 anni di Internet italiano. Quando il Cnr si collegò per la prima volta con gli Usa

29/04/2021

Attraverso la rete terrestre e il satellite, il messaggio viene inviato dall'Italia a Roaring Creek (Pennsylvania)
Attraverso la rete terrestre e il satellite, il messaggio viene inviato dall'Italia a Roaring Creek (Pennsylvania)

Era il 30 aprile 1986, una data destinata a passare alla storia: quel giorno si stabilì il primo collegamento Internet italiano, partito dalla sede dell’allora Cnuce-Cnr (Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico, che già nel 1974 era passato al Consiglio Nazionale delle ricerche), quando Blasco Bonito, uno dei ricercatori italiani che si collegarono alla Rete Arpanet (progenitrice di Internet) negli Stati Uniti, lanciò il comando “ping” e ricevette in risposta l’”Ok” dagli Usa.

I ricercatori del Cnr di Pisa lavoravano da tempo alle reti di computer e ne studiavano le interconnessioni e per questa ragione, chiesero di collaborare al progetto sperimentale di Internet, che collegava già Università e molti centri di ricerca e militari negli Stati Uniti.

Fino ad allora, l’unico mezzo di comunicazione era la mail, che dialogava con un proprio standard e viaggiava su reti informatiche chiuse e in tempi ridotti. La spinta sull’acceleratore della ricerca la diede la necessità di uno scambio di informazioni e di dati in tempi più rapidi, e questo poteva essere garantito soltanto attraverso un collegamento a una rete telematica mondiale. Con il collegamento a Internet del 1986, l’Italia riuscì a comunicare attraverso il protocollo Tcp/Ip, unico standard informatico della rete mondiale. E per questo bastò un “ping”, il messaggio lanciato dalla sede del Cnuce-Cnr di Pisa grazie a un “Butterfly Gateway”, una sorta di grande router, fornito dal Governo americano.

Un fatto straordinario, che oggi avrebbe occupato tutte le prime pagine dei giornali, ma che allora fu del tutto ignorato dalla stampa, presa probabilmente da altri fatti di cronaca, uno per tutti il disastro nucleare di Chernobyl, che aveva scosso l’intera Europa qualche giorno prima.

Quello fu l’inizio di una rivoluzione, che avrebbe stravolto le nostre vite.
L’anno successivo, nel 1987 il Cnr registrava il primo dominio italiano, “cnuce.cnr.it” e così nasceva il Registro .it, l’anagrafe dei nomi Internet italiani, tuttora gestito dall’Istituto di informatica e telematica del Cnr di Pisa. Oggi il Registro italiano, con i suoi 34 anni di vita, conta oltre 3milioni e 400mila domini: il .it, nella classifica dei ccTLD (country code Top Level Domain), si posiziona al sesto posto a livello europeo e al decimo a livello mondiale.
Nel 1991, invece, nasceva il World Wide Web, con la pubblicazione del primo sito da parte di Tim Berners Lee, il sistema ideato per gestire una grande mole di informazioni e che dà la possibilità di usufruire di gran parte dei contenuti su Internet.

Per informazioni:
Chiara Spinelli
Responsabile Segreteria per la comunicazione Cnr-Iit
chiara.spinelli@iit.cnr.it

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