Legislazione

Uno dei contesti in cui si colloca il progetto Benessere è definito dai riferimenti normativi prodotti in ambito internazionale e nazionale. I riferimenti normativi sono stati riuniti in tre gruppi. Nel primo gruppo sono stati inseriti le direttive, dichiarazioni, accordi ed altri documenti prodotti dall’Unione Europea.Nel secondo gruppo sono collocati i rifermenti ai Codici legali italiani.Nel terzo gruppo sono stati inclusi leggi, decreti legge, circolari e direttive riguardanti il benessere organizzativo o temi strettamente correlati, presentati secondo un ordine cronologico.

In questo spazio sono stati inclusi anche i riferimenti a documenti ed eventi particolarmente rilevanti per il benessere organizzativo.

Comunità Europea

  • DIRETTIVA MADRE” n. 89/391/CE: Promuove l’adeguamento della normativa di tutela della salute e sicurezza sul lavoro alle trasformazioni del mondo del lavoro, prevedendo l'obbligo per il datore di lavoro di “assicurare la sicurezza e la salute dei lavoratori in tutti gli aspetti legati al lavoro” e di “adattare il lavoro all'uomo”.
  • DIRETTIVA 92/85/CEE: Riguarda l’attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute sul lavoro delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento.
  • DIRETTIVA 96/34/CE:Concerne l’accordo quadro sul congedo parentale concluso dal UNICE, dal CEEP e dalla CES.
  • DIRETTIVA 2000/78/CE: Riguarda  la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro.
  • DIRETTIVA 2002/73/CE: Modifica la direttiva 76/207/CEE relativa all'attuazione del principio della parità di trattamento tra uomini e donne per quanto riguarda l'accesso al lavoro, alla formazione e alla promozione professionali e le condizioni di lavoro.
  • RISOLUZIONE A3 – 0043/94 DEL PARLAMENTO EUROPEO: È relativa alla “Designazione di un Consigliere nelle imprese o consigliere di fiducia”.
  • DOCUMENTO  DELLA  COMMISSIONE  EUROPEA DEL 1999: Include la citazione dei fattori di stress al lavoro classificati da Kasl (1991)
  • DICHIARAZIONE DI LUSSEMBURGO (1997) successivamente  aggiornata  nella  DICHIARAZIONE DI TOKIO  (1998): Riguarda la promozione della salute sul luogo di lavoro, indica altri fattori di stress sul lavoro
  • COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE. (Bruxelles, 18.7.2001): Promuove un quadro europeo per la Responsabilità Sociale alle Imprese
  • RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO A5 – 0283/2001: Affronta il fenomeno del mobbing sul posto di lavoro.
  • COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE (Bruxelles, 11/03/2002): Tiene conto delle trasformazioni del lavoro e della società: presenta una nuova strategia comunitaria per la salute e la sicurezza 2002-2006
  • ACCORDO QUADRO EUROPEO 2004 SULLO STRESS NEI LUOGHI DI LAVORO: Riguarda lo stress lavoro-correlato, come possibile fattore di rischio per i lavoratori, che deve essere adeguatamente valutato dal datore di lavoro e, se presente, gestito, al fine di preservare la salute del lavoratore.
  • COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE (Bruxelles, 14.10.2005):Ha come obiettivo quello di migliorare la salute mentale della popolazione.
  • DIRETTIVA 2006/54/CE: È relativa all'attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego.
  • COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE (Bruxelles, 21.02.2007): Punta a migliorare la qualità e la produttività sul luogo di lavoro, presenta una nuova strategia comunitaria 2007-2012 per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro.
  • ACCORDO INTERCONFEDERALE (09/06/2008): Concerne il recepimento dell’Accordo Europeo sullo Stress Lavoro Correlato

Codici Legali Italiani

  • COSTITUZIONE ITALIANA Art.32, comma 1: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti”.
  • COSTITUZIONE ITALIANA Art. 35, comma 1: la Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni
  • COSTITUZIONE ITALIANA Art.41: “L’iniziativa economica privata è libera, non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”.
  • CODICE CIVILE Art. 2087: Tutela delle condizioni di lavoro “L'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro.”

In Italia, già nel 1942 si richiamava la necessità di tutelare la personalità morale dei lavoratori. Anche se sotto l’esclusivo profilo legislativo, il “dovere di sicurezza” ne diviene uno dei principi fondamentali del Diritto del Lavoro.

Leggi e D.Lgs

  • Legge 300 del 1970 dal titolo “Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell'attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento”.
    Rappresenta un primo tentativo di fare ordine in materia di norme riguardanti i rapporti di lavoro.
  • Decreto legislativo n.626 del 19.9.94: “Attuazione delle direttive CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro “.
    Ribadisce il principio contenuto nella Costituzione, che considera la salute come fondamentale diritto dell'individuo e impone al datore di lavoro di assicurare condizioni di lavoro non lesive per la salute dei lavoratori.
  • Decreto legislativo n.165/2001 "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche" in particolare l’ Articolo 7 - Gestione delle risorse umane
    Il testo normativo che raccoglie l'intera materia del lavoro pubblico rivisitata e corretta anche alla luce della L. n. 145/02 sulla riforma della dirigenza pubblica.
  • Decreto legislativo n. 195 del 23.6.2003: “Modifiche e integrazioni al D.L. 626”
    Sono state individuate le capacità ed i requisiti professionali richiesti agli addetti ed ai responsabili dei servizi di prevenzione e protezione dei lavoratori, che devono essere adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle singole attività lavorative.
  • Circolare INAIL n.71 del 17.12.2003: “Disturbi psichici da costrittività organizzativa sul lavoro” (oggi annullata).
    Fissa alcuni criteri procedurali per il riconoscimento dei disturbi psichici causati da fatti specifici riconducibili all'attività ed alla organizzazione del lavoro. Tali condizioni ricorrono in presenza di situazioni di incongruenza organizzativa definibili con l'espressione "costrittività organizzativa".
  • Direttiva ministero della Funzione Pubblica sulle: “Misure finalizzate al miglioramento del benessere organizzativo nelle P.A., 2004”
    La direttiva prende in considerazione sia il benessere dei lavoratori sia il benessere dell'ente, considerando il primo come un presupposto fondamentale del secondo.
  • Decreto Legislativo 81/08 recante attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro
    Ha riordinato e coordinato numerose normative relative alla tutela della sicurezza del lavoro comprese quelle riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato (Accordo europeo dell'8 ottobre 2004) e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza (Decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151), nonché quelli connessi alle differenze di genere, all'età, alla provenienza da altri Paesi.
  • Decreto Correttivo Decreto Legislativo 106/2009  Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro
    La principale finalità del Decreto Legislativo n. 106/2009 è quella di rendere effettiva la tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
  • Decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, “Attuazione della Legge 4 marzo 2009 n. 15 in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni”
    Questo decreto dà attuazione ai principi fondamentali della riforma con regole sulla programmazione, la trasparenza, il controllo, la premialità, la contrattazione collettiva, la dirigenza e le sanzioni disciplinari. Istituisce inoltre due soggetti fondamentali della riforma, gli Organismi Indipendenti di Valutazione e la Commissione per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche.
  • Legge 183/2010 Deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l'impiego, di incentivi all'occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro.
    È un provvedimento collegato alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2009-2013

Altri documenti

  • DEFINIZIONE DI SALUTE ACCOLTA DALL'ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ, 1948: “è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o di infermità”; detta definizione è stata integralmente recepita dal d.lgs. n. 81/2008, art. 2, lett. o).
  • DICHIARAZIONE MINISTERIALE DI LONDRA DEL 1999
    Si sostiene che le buone prassi nella gestione della salute, dell’ambiente e della sicurezza si propongono principalmente di: 1) Assicurare un ambiente di lavoro sano e sicuro; 2) Assicurare l’equilibrio ottimale tra interessi diversi dell’organizzazione, da un lato, e le capacità di lavoro e la salute di tutto il personale e delle relative famiglie, dall’altro; e 3) Fornire servizi sani e sicuri dal punto di vista ambientale.
  • CONFERENZA EUROPEA DI BILBAO DEL 2002
    È stata la manifestazione conclusiva di un’importante campagna di sensibilizzazione a livello europeo sul crescente problema di salute e sicurezza costituito dallo stress lavoro-correlato (essa ha visto la realizzazione di una serie di workshop, dibattiti e la premiazione degli esempi di buone prassi nel settore della sicurezza e salute sul lavoro.

 

Informazioni a cura di: Struttura di Particolare Rilievo Misurazione della Performance

Ultimo aggiornamento: 18/03/2016