29/10/2018
Promette applicazioni rivoluzionarie, dai computer più potenti di sempre, ai sistemi di crittografia a prova di hacker: al via il programma europeo sulle tecnologie quantistiche, che permettono di manipolare il mondo dell'infinitamente piccolo. Finanziato dalla Commissione Europea con un miliardo di euro, prevede dieci anni di lavoro e vede l'Italia in prima fila. L'idea e' infatti stata proposta da un fisico italiano e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) coordina la partecipazione del nostro Paese al programma e con il ministero per l'Istruzione, Università e Ricerca (Miur) contribuisce con 1,5 milioni al consorzio ERANet QuantERA, che sosterrà alcuni dei progetti di ricerca. Con il coinvolgimento di 5000 ricercatori europei, di enti e industrie, è una delle più ambiziose iniziative dell'Unione Europea. La prima fase, di 3 anni, si concludera' entro il 2021: prevede 20 progetti che contano su un budget di 132 milioni di euro e che coinvolgono oltre 500 ricercatori. "E' un sogno che si avvera. L'Europa potrà vivere la rivoluzione quantistica da protagonista e restare al passo con Stati Uniti e Cina, che hanno fatto molti progressi in questo campo", ha detto all'ANSA il fisico Tommaso Calarco, che ha proposto il programma e che coordina il progetto che lo lancia. Calarco lavora in Germania dove dirige l'Istituto per il controllo quantistico e insegna all'università di Colonia.
“Abbiamo messo insieme due settori di ricerca di eccellenza dell’Ino, gli atomi ultrafreddi e la fisica dei laser a cascata quantica ed abbiamo proposto una direzione di ricerca del tutto nuova”, continua Paolo De Natale direttore Cnr-Ino. “La simulazione quantistica di laser a semiconduttore già commerciali permetterà di individuarne le potenzialità ancora inesplorate e creare dispositivi di nuova generazione, fortemente innovativi. Abbiamo poi messo insieme i migliori centri di ricerca ed aziende, sia grandi sia start-up, del settore, su scala europea, che hanno creduto in questa inedita unione di ricerca di frontiera e tecnologia: così è nato QOMBS”.
Esprime molta soddisfazione anche il presidente del Cnr, Massimo Inguscio: "la partecipazione italiana ai progetti - ha detto all'Ansa - è molto alta, in alcuni casi è superiore alla media europea". In questo programma, ha aggiunto, l'Italia si sta muovendo in Europa con "una organizzazione strategica" e sta coinvolgendo "nei suoi progetti anche grandi aziende e piccole imprese". Inoltre in Italia, si è investito anche nell'alta formazione: "abbiamo lanciato il dottorato su scienze e tecnologie quantistiche all'università Federico II Napoli". Dal programma si attendono ricadute straordinarie: "con le tecnologie quantistiche - ha rilevato Calarco - a esempio, avremo comunica zioni che non possono essere intercettate", perché quando la chiave per decifrare il messaggio viene intercettata cambia l'orientamento della particella nella quale viaggia e si scopre la violazione. Si punta a ottenere anche sensori ultra-precisi: "come magneti fatti di un solo elettrone in grado di rilevare il campo magnetico di un singolo neurone, che permetteranno di vedere quando si accende e si spegne ogni cellula del cervello". Gli orologi quantistici invece saranno cruciali per la navigazione autonoma: "il Gps conta sugli orologi atomici, con cui navighiamo con una precisione di alcuni metri, ma con gli orologi quantistici la precisione sarà di millimetri: immaginiamo l'impatto sulle auto autonome che se toccano il bordo della strada possono correggersi". Ma forse il progetto più ambizioso è costruire un computer quantistico in grado di elaborare rapidamente calcoli che a un supercomputer richiederebbero un tempo pari a quello dell'età dell'universo.
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