21/11/2017
Il presidente Inguscio: il tema è all'attenzione del Governo, del Parlamento e dei vertici del Cnr, che si impegna a garantire la proroga dei contratti a termine, a incrementare il fondo di solidarietà e a utilizzare tutti gli strumenti previsti per le stabilizzazioni.
"Il messaggio condiviso e più volte ripetuto che le spese per il reclutamento siano investimenti preziosi ha tutta l'attenzione del Governo, del Parlamento e dei vertici del Cnr che continuano con ottimismo ad auspicare che non vengano disperse le importanti competenze accumulate negli anni.
L'Amministrazione si impegna a garantire - come anticipato il 16 novembre u.s. durante l'incontro con i colleghi precari del Cnr e le rappresentanze sindacali presenti nell'auditorium della sede centrale dell'Ente - la proroga di tutti i contratti a tempo determinato con oneri a carico del FOE e dei fondi esterni a gestione centralizzata (conto terzi) fino al 30 giugno 2018.
Si ribadisce altresì l'impegno dell'Ente ad incrementare il fondo di solidarietà in modo tale da fronteggiare le temporanee difficoltà di cassa degli Istituti, anticipando i costi delle proroghe dei contratti del personale a tempo determinato, i cui oneri gravano sui fondi esterni.
Si conferma quanto annunciato e previsto nel Piano triennale dell'Ente in relazione all'impegno del Cnr ad utilizzare a partire dal 2018 tutti gli strumenti previsti dalla Legge Madia in materia di stabilizzazioni e, nel contempo, allo scopo di ridurre il fenomeno del precariato e attrarre ricercatori, tecnologi e personale tecnico/ amministrativo, a compiere tutte le necessarie attività volte ad implementare le procedure di reclutamento, ivi compresi gli scorrimenti di graduatorie, le cui deliberazioni autorizzative interverranno entro la fine del corrente anno e le relative immissioni in servizio nel corso del 2018.
I sindacati verranno convocati dal Cnr entro il 6 dicembre per approfondire e finalizzare le suddette tematiche".
Massimo Inguscio
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