Intervento della Presidente

Conclusione conferenza Dsstta del Cnr

13/12/2023

Conferenza Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l'Ambiente - Sede centrale Cnr, Roma
Conferenza Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l'Ambiente - Sede centrale Cnr, Roma

A margine della conferenza del Dipartimento scienze del sistema Terra e tecnologie per l’ambiente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Dsstta), che si è svolta a Roma presso la sede centrale dell’Ente e che ha visto la partecipazione di oltre 300 unità di personale afferente ai 12 istituti di cui è composto il Dipartimento,  Maria Chiara Carrozza, presidente Cnr e di Fabio Trincardi, direttore Cnr-Dsstta,  esprimono un bilancio sul ruolo del Dipartimento  e un commento sui temi legati alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici 2023, meglio nota come COP28. 

«La sfida per il Cnr del prossimo futuro è la leadership scientifica. C'è un grande bisogno anche di rafforzamento e ricambio generazionale, di attrarre talenti, di premiarli e di prendere in mano il futuro dell’Ente», ha dichiarato la Presidente del Cnr. «In questo momento i finanziamenti non ci mancano grazie al Pnrr, al gran numero di progetti europei e di attività in corso. Tramite questa conferenza di Dipartimento abbiamo anche voluto stimolare sia la leadership scientifica, perché sono stati esposti tanti gruppi di lavoro su attività molto importanti, ma anche la leadership del Cnr in senso più ampio». 

A proposito della COP28 e ricerca scientifica ha aggiunto: «La comunità scientifica può contribuire per stimolare una maggiore presa di coscienza nei cittadini sui temi legati alla COP 28 attraverso l’organizzazione di conferenze, citizen science, azioni di promozione e di educazione e di pedagogia della scienza. Coinvolgendo anche le studentesse e gli studenti, come già il Cnr fa in molte delle sue attività, cercando di far capire che il futuro, soprattutto per i giovani, è nelle mani di chi decide quelle misure che possono contribuire a una mitigazione degli effetti, così come ad un rallentamento dell'accelerazione del cambiamento climatico». 

Fabio Trincardi, direttore Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente (Cnr-Dsstta), ha spiegato: «Oggi è una giornata importantissima per il Dipartimento. Abbiamo una partecipazione di 300 persone in Sede centrale e altrettante in streaming. È un momento importante dove si fa il punto sui traguardi maturati in questi anni: il posizionamento sempre più europeo del Dipartimento, il ruolo centrale nel Paese per tutto quello che riguarda le infrastrutture di ricerca ambientali nella Road Map ESFRI, il posizionamento europeo con la leadership della partnership sulla Blue Economy, la partecipazione pesante nelle altre partnership, il ruolo nelle Mission, il lavoro sui suoli e sulla salvaguardia della biodiversità sia in Europa che con il Pnrr in Italia. Siamo un Dipartimento sano. Abbiamo tracciato una strada con la quale andremo avanti ancora meglio. Scopriremo tante cose e saremo sempre più utili alla società. La scienza deve contribuire a far capire come salterà il "sistema Mediterraneo" e in che tempi: non si formeranno più le acque dense, ci saranno i cosiddetti medicanes, sempre più frequenti, questi grandissimi cicloni che una volta colpivano le fasce latitudinali più basse della nostra e che adesso si sposteranno sul Mediterraneo. Tutto questo va conosciuto e va capito. Contemporaneamente, dobbiamo fare tantissimo e non abbiamo, finora, fatto abbastanza per andare verso la popolazione a spiegare l'entità dei problemi. Dobbiamo portare tutti i dati che abbiamo e tutte le teorie in un modo che sia fruibile. Spesso restiamo in una torre d'avorio e diciamo: "questo l'ho scritto sull'articolo tal dei tali" e mi aspetto che il decisore lo legga. Non è giusto. Il decisore non può leggere un articolo tecnico sulla rivista specifica. Dobbiamo fare la rivista specifica, che è il nostro marchio di qualità e intervenire nei convegni e nella divulgazione, andare verso la politica, dicendo: guardate, il problema è questo, al meglio delle nostre conoscenze. Vi portiamo sul tavolo tutto ciò che è conosciuto con la migliore delle confidenze. Anzi, dove non abbiamo confidenza, vi mettiamo pure il flag che dice: ecco, questo lo conosciamo meno, ci sembra che sia così, ma non fidatevi. Però questo dà valore al fatto che quando diciamo: questo è così, fidatevi, stiamo veramente dicendo una cosa che è indubbia a livello della comunità internazionale».

Ufficio stampa:
Anna Capasso, Gaetano Macrì
Unità Ufficio stampa Cnr
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