08/06/2022
Mercoledì 8 giugno la presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza è intervenuta a "SapienzAmbiente", l'evento organizzato dall'ateneo romano per celebrare l’ingresso della tutela della biodiversità nella Costituzione italiana.
L'evento era focalizzato sul tema della conoscenza scientifica come base per realizzare il Pnrr e, in particolare, la transizione ecologica, a partire dal fatto che la Costituzione, già attenta alla tutela dell’ambiente e del paesaggio, estende la tutela e la valorizzazione anche a biodiversità ed ecosistemi. La presidente ha ribadito l'importanza di sviluppare competenze adeguate per tutelare «uno dei patrimoni più importanti che abbiamo»: «La biodiversità è uno dei patrimoni più importanti che abbiamo su questo pianeta e forse nell'universo. L'Europa ha avuto il coraggio della transizione verde e ecologica come una delle transizioni più importanti, una visione in avanti prospettica e politica importante: ma le competenze per questa transizione non ci sono ancora e sta a noi svilupparle. E' uno sguardo in avanti dell'Unione europea, ma sappiamo bene che gli obiettivi necessitano di nuove competenze scientifiche, nuove tecnologie e approcci innovativi: è il compito che abbiamo».
«Come Cnr abbiamo cercato di improntare il nostro piano di rilancio, che da luglio si aprirà all'esterno e che parte da una riforma dell'organizzazione del sapere scientifico interno, valorizzando la multidisciplinarietà, la prospettiva diversa dei saperi, ma anche una visione unica globale. L'universalità del sapere è una visione importantissima. Stiamo per far partire il Centro nazionale sulla biodiversità», ha proseguito Carrozza, «un investimento molto importante che il governo fa nell'ambito del Pnrr. Sarà un centro che coinvolge circa 50 partners, con bandi a cascata e opportunità, con grandi università e enti di ricerca italiani: sarà una casa aperta a tutti, la biodiversità per sua natura deve aprire alle opportunità e allo scambio, deve essere studiata con una visione generale. A questo affiancheremo la nostra nave oceanografica, che stiamo armando per una grande campagna oceanografica alla quale spero la comunità scientifica italiana potrà partecipare».
«Speriamo che queste sfide delle grandi infrastrutture e centri nazionali possano consentire di avere un'ottica diversa sulla ricerca fondamentale e sul suo futuro: la ricerca fondamentale merita un grande rilancio e una visione prospettica alla luce del cambiamento scientifico e culturale che abbiamo davanti», ha concluso.
Per informazioni:
Presidenza Cnr
presidenza@cnr.it
Vedi anche: