Intervento della Presidente

Audizione della presidente Carrozza alla Camera sulle prospettive del Cnr

22/12/2021

 Il 21 dicembre 2021 l'audizione della presidente Carrozza alla Camera
Il 21 dicembre 2021 l'audizione della presidente Carrozza alla Camera

«Nel piano di rilancio del Cnr, in attesa dell'approvazione della legge di bilancio, abbiamo cominciato a definire un'agenda e sicuramente vorremo rivedere i regolamenti per i concorsi e il reclutamento, con criteri oggettivi per la selezione; lavorare sia sulle Commissioni per il reclutamento e  concorsi esterni; trovare una metodologia per le progressioni in carriera che consenta ogni anno, a chi ritiene di avere i requisiti, di poter chiedere una progressione». La presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza, in audizione alla Commissione Cultura della Camera il 21 dicembre, è intervenuta illustrando le prospettive di sviluppo del Consiglio nazionale delle ricerche, toccando vari punti del programma che riguarda il futuro dell'Ente. «E' un tema importante: costituiremo dei gruppi di lavoro interni per arrivare a maturare delle proposte», ha proseguito. 

A proposito del reclutamento del personale ha spiegato: «Le stabilizzazioni sono state un percorso durato qualche anno. La decisione del 30 novembre è stata frutto di una serie di consigli in cui gradualmente abbiamo riorganizzato e liberato risorse necessarie per poter prendere la decisione entro il tempo utile, quindi è stata una decisione consapevole di tutto il Consiglio e presa in sicurezza. La predisposizione del piano triennale, approvato oggi dal Cda, prevede un utilizzo delle graduatorie già disponibili per i concorsi esterni e anche di bandire concorsi esterni a compensazione degli ingressi che ci sono stati nell'ambito delle stabilizzazioni».

La presidente nell'audizione  ha proseguito «è un passaggio molto importante che consentirà nel prossimo anno di avere un piano di reclutamento che si baserà sui concorsi esterni e quindi garantirà anche una programmazione nel tempo ben cadenzata. D'altra parte abbiamo anche una esigenza sul tema delle progressioni in carriera che, se confermate nella legge di Bilancio, consentiranno un piano straordinario per la III fascia ma auspicabilmente  anche per le progressioni dalla II alla I. In tal modo sarà possibile  equilibrare e consentire alle giuste aspettative del personale di avere queste progressioni». La presidente ha inoltre aggiunto: «E' necessario sicuramente un piano straordinario, anche in vista dell'approvazione della tenure track, alla posizione di I ricercatore e I tecnologo, ma è anche necessario pensare a chi si trova nella posizione di I ricercatore e I tecnologo di progredire alla posizione di dirigente ricercatore e dirigente tecnologo. Dobbiamo essere attenti a tutto il personale, sia per il reclutamento che per le progressioni in carriera».

Nell'audizione la Carrozza ha messo in evidenza il ruolo fondamentale del mondo della ricerca  e del Cnr in questo particolare  momento storico: «Si potrebbe richiamare il conferimento del premio Nobel al professor Giorgio Parisi, per dare il senso della rinascita dal punto di vista della ricerca italiana, ma non possono non menzionarsi altre evoluzioni che lasciano presagire l'avvento di un potenziale momento unico per il nostro Paese, e quindi anche per il suo mondo della ricerca, universitario e degli enti», ha dichiarato.

«Spetta oggi al Cnr un ruolo fondamentale per far sì che questo irripetibile momento, lungi dal tradursi in un'occasione persa, possa produrre benefici di lunga durata, anche attraverso l'introduzione di una nuova linfa nel sistema di conoscenza italiana, europea e mondiale». Inoltre, «la straordinaria ripresa economica verificatasi nel 2021, la centralità attribuita in questo momento all'Italia, la fiducia riconosciuta dall'Unione europea nell'attribuirgli un quantitativo di risorse nel Recovery Fund superiore agli altri Stati membri, l'attuale politica economica espansiva, che ha soppiantato quella del rigore, e i riconoscimenti ricevuti dal nostro Paese in molti campi, inducono a credere che dopo molti anni sia finalmente giunto un momento propizio che, se ben valorizzato, potrebbe condurci verso un nuovo Rinascimento italiano. La cultura e la ricerca a sono i motori dello sviluppo».

La Carrozza ha auspicato che la Legge di Stabilità possa potenziare ulteriormente  l'Ente ed elevarne la posizione internazionale. «Il Cnr ha tutti i requisiti per essere fra i principali attori del processo di transizione, alla luce dell'altissimo livello di competenze di cui è dotato. La legge di Stabilità, speriamo, dovrebbe contenere disposizioni volte al potenziamento del Cnr, al favorire una sua collocazione centrale in questa fase storica, anche prevedendo un piano di riorganizzazione che possa ulteriormente elevarne la posizione dal punto di vista internazionale». 

A tale riguardo sono stati già fissati alcuni temi strategici: «Personale, rete scientifica, agenda digitale, open science e infrastrutture sono i primi temi che abbiamo individuato con i direttori di istituto, per cui saranno creati dei gruppi di lavoro proprio per preparare delle proposte». Infine, «merita apprezzamento la proposta di un piano di riorganizzazione e rilancio del Cnr, contenuta nel ddl di Stabilità 2022, accompagnato da un congruo finanziamento e che si auspica possa essere funzionale ad avviare una fase di forte sviluppo scientifico dell'ente sullo scenario internazionale, partendo da una riorganizzazione amministrativa-contabile cruciale per il passaggio alla contabilità economico-patrimoniale necessaria. Le sfide poste dalla transizione e dalla profonda dinamicità del contesto europeo e mondiale richiedono una visione multidisciplinare e trasversale in grado di far volare alto il Cnr e tutta la ricerca italiana. Attualmente lo scenario complessivo è completamente mutato e, sotto la spinta dell'azione europea, le istituzioni nazionali hanno compreso come la realizzazione del processo di transizione implichi che il settore della ricerca debba essere nuovamente valorizzato anche attraverso un congruo finanziamento. In questo senso è stato decisivo il programma Next generation Eu e il conseguente Pnrr, che individua la ricerca e l'innovazione quali motori per la ripartenza del Paese».

Per Carrozza: «Nell'ambito delle 6 Missioni del Pnrr - ha ricordato - stanno cominciando a uscire le prime call e i primi bandi e, in particolare, nel piano 'Dalla ricerca  all'impresa', sono già usciti i bandi per le proposte che riguardano i 5 campioni nazionali di ricerca e sviluppo su alcune tecnologie abilitanti: l'ente si sta organizzando per garantire la sua partecipazione su tutte le linee di ricerca, in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati. L'Ente confida di finire per rivestire un ruolo centrale per l'attuazione degli ambiziosi progetti di cui il Pnrr si fa promotore. Già in riferimento a questa prima call sui centri nazionali il Cnr  sta valutando l'opportunità di presentare diverse proposte, come coordinatore degli hub o in veste di spoke», ha concluso la presidente. 

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