28/09/2021
La presidente del Cnr ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione dell'Assemblea della Pontificia Accademia per la Vita, che si svolge dal 27 al 29 settembre 2021 sul tema "Salute pubblica in prospettiva globale. Pandemia, Bioetica, Futuro-Public Health in Global Perspective. Pandemic Bioethics Future".
Al centro del suo intervento, il tema delle "fragilità" e delle "diverse abilità": «Una ricerca scientifica e un'innovazione tecnologica che siano davvero al servizio delle persone e della collettività devono guardare, come primo target di riferimento, alle categorie più fragili, alle persone più bisognose di assistenza, agli ultimi. Bisogna uscire dalla logica secondo cui le fragilità e le diverse abilità -condizioni che nelle società contemporanee sono ormai molto frequenti, anche a causa della maggiore longevità - siano una sorta di condanna dovuta al fato, il cui peso deve gravare solo sulle spalle dei diretti interessati e dei loro caregiver, cioè quasi sempre delle famiglie», ha dichiarato. «La fragilità, la diversa abilità è una problematica sociale, cioè una condizione di svantaggio di cui tutta la collettività deve farsi carico per porvi rimedio, a partire da quanti hanno le competenze e le conoscenze per sviluppare sistemi che aiutino a colmare tali divari».
Fondamentale, in questo quadro, è la capacità di fare una corretta comunicazione a vantaggio di tutti i cittadini: «Con riferimento alla situazione italiana, i dati dicono che l'atteggiamento verso la ricerca è in genere positivo, ma contraddittorio. Anche durante la pandemia abbiamo avuto fasi di giudizio altalenanti, con crisi dovute alla percezione di incertezza che cittadini avvertono dalla pluralità delle voci scientifiche riportate dai media. Questo punto, però, ci avverte di quanto sia complesso difficile realizzare una comunicazione della scienza corretta ed efficace», ha concluso.
All'evento, ospitato in Vaticano, hanno preso parte anche il presidente della Pontificia Accademia per la Vita Vincenzo Paglia, che ha ricordato come la sfida globale della sanità riguardi la capacità di rendere le cure accessibili a tutti: «In molti sottolineano la necessità di rispondere all'attuale crisi con provvedimenti che risultino utili anche per il futuro del pianeta. La vaccinazione è fondamentale nell'ottica di una protezione globale contro il Covid-19, ma la questione centrale riguarda la possibilità di superare davvero e presto le differenze, attuando una politica sanitaria globale che renda più equo l'accesso alle cure». Paglia ha, inoltre, ricordato che «se per i Paesi occidentali la priorità è rappresentata dai vaccini -e stiamo infatti assistendo allo sforzo vaccinale più grande mai attuato nella storia- non dobbiamo dimenticare la necessità di costruire una sanità equa su scala planetaria. Il tema al centro della riflessione è il futuro della cura e della sanità, se vogliamo prendere sul serio la lezione che la pandemia ci rivolge. Per la maggior parte della popolazione mondiale, - ha ricordato - oltre ai vaccini è prioritario un accesso vero ed effettivo alle cure, ma anche ai beni che permettono "semplicemente" di vivere».
Da qui l'invito a proporre sforzi per superare «il divario non solo vaccinale, ma di accesso alla sanità pubblica, abbattendo i problemi collegati alla mancanza di strutture e gestendo con più sapienza le risorse da destinare alle cure».
Presente anche il presidente della World Medical Association David Barbe che ha ribadito l'importanza fondamentale della prevenzione, insistendo sulla necessità che tutti i Paesi possano sviluppare scorte e adeguate modalità di approvvigionamento per dispositivi di protezione individuale, farmaci e forniture necessarie sia per combattere l'epidemia da Covid, sia per difendersi da disastri naturali o causati dall'uomo. Un'altra area di azione, secondo Barbe, le modalità di condivisione e diffusione delle informazioni da parte del mondo scientifico: «In questa era di comunicazione globale in tempo reale, dobbiamo migliorare la nostra collaborazione e comunicazione scientifica», ha affermato l'accademico statunitense.
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