Ingresso di nuovo magma profondo nel sistema del vulcano Astroni
I Campi Flegrei sono un super vulcano quaternario dell’area di Napoli. L’attività vulcanica è iniziata circa 60.000 anni fa ed è culminata con due grandi eruzioni che hanno originato la caldera dei Campi Flegrei: l’Ignimbrite Campana (39.000 anni), oltre 200 km3 di prodotti emessi, e il Tufo Giallo Napoletano (15.000 anni). All’evento esplosivo del Tufo Giallo Napoletano sono seguite almeno 72 eruzioni da centri eruttivi all’interno e ai margini della caldera. Questa è tuttora attiva, come testimonia l’eruzione del Monte Nuovo (1538 d.C.) e i recenti episodi di bradisismo nell’area di Pozzuoli nel 1969-1972 e 19821984. Data la pericolosità della caldera e l’intensa urbanizzazione (300.000 persone vivono nella caldera e più di un milione vicinissime), il rischio è molto elevato.
Il vulcano di Astroni si è formato tra 4.100 e 3.800 anni fa, in un periodo d’intensa attività vulcanica, durante la quale si sono creati molti degli edifici vulcanici visibili nell’area intracalderica (vedi figura). I dati vulcanologici, geochimici e isotopici raccolti nello studio hanno permesso di riconoscere l’ingresso di un nuovo magma profondo nel sistema di alimentazione del vulcano. La risalita di magmi profondi, riconosciuta solo a Minopoli (10.000 anni fa) e ad Astroni, è particolarmente importante perché nel periodo post-Tufo Giallo Napoletano l’attività magmatica è stata alimentata prevalentemente da magmi residuali rimasti in piccole camere magmatiche superficiali dopo le grandi eruzioni esplosive; l’arrivo di nuovi magmi più caldi, profondi e ricchi di fluidi, nel sistema magmatico superficiale causa l’innalzamento della temperatura e della pressione innescando nuove eruzioni sia freatomagmatiche che magmatiche.
Autori: S. Tonarini, M. D'Antonio, M.A. Di Vito, G. Orsi, A. Carandente
Titolo: Geochemical and B-Sr-Nd Isotopic Evidence for Mingling and Mixing Processes in the Magmatic System that Fed the Astroni Volcano (4.1-3.8 ka) within the Campi Flegrei Caldera (Southern Italy)
Rivista: Lithos
Anno: 2009
Riferimenti bibliografici: Vol. 107 (2009), pp 135-151.