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Gli effetti del collasso dei fianchi vulcanici sui reservoir magmatici di El Golfo

El Hierro, la più piccola tra le isole che compongono l’arcipelago vulcanico delle Canarie, ha subito nell’ultimo milione di anni diversi fenomeni catastrofici di collasso. Il più recente ha movimentato circa 180 km3 di materiali vulcanici, creando una spettacolare baia nota come El Golfo. Oltre ad aver causato un cambiamento radicale nella morfologia dell’isola, questo evento ha alterato il normale ciclo evolutivo dei prodotti magmatici emessi dai vulcani. Infatti, mentre prima del collasso i vulcani emettevano prodotti più acidi (eruzioni esplosive, 60% SiO2, 0,9% MgO), dopo l’evento catastrofico le lave sono tornate ad avere una composizione meno acida (eruzioni effusive, 44% SiO2, 8,5 % MgO).
Inoltre, i prodotti postcollasso hanno un contenuto in cristalli pirossenici superiore al 20% e una densità media di circa 2,9 kg/m3. Tali minerali sono stabili a profondità molto elevate e difficilmente riescono a raggiungere la superficie durante le eruzioni. Per poter spiegare e interpretare questi fenomeni, il collasso vulcanico di El Golfo è stato simulato al computer con l’ausilio di modelli numerici (vedi schema). I risultati di questo studio dimostrano come la rimozione di migliaia di metri cubi di materiale, in tempi pressoché istantanei dal punto di vista geologico, comporta una decompressione alle profondità dove sono stoccati i minerali ricchi di cristalli, consentendone la risalita verso la superficie che altrimenti non potrebbe avvenire. La simulazione numerica di fenomeni geofisici complessi consente di capirne meglio il funzionamento ed è di vitale importanza al fine di mitigare i rischi connessi a fenomeni catastrofici come quelli che avvengono in ambiente vulcanico e sismogenetico.

Autori: A. Manconi, M. A. Longpre, T.R. Walter, V. R. Troll, T. H. Hansteen

Titolo: The Effects of Flank Collapses on Volcano Plumbing System

Rivista: Geology

Anno: 2008

Riferimenti bibliografici: IF 3,887.