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Le rotte dei popoli del Mediterraneo centrale

Agli inizi del I millennio a.C. il commercio in Italia è di tipo misto e si basa sulla collaborazione di elementi orientali, greci e ciprioti. L'intesa commerciale cipro-fenicia è riscontrabile a Torre Galli, in Calabria, dove nel corso del IX sec. a.C. le popolazioni locali importano monili e oggetti di bronzo orientali in cambio di ferro. Un'altra rotta frequentata dalle navi cipro-fenicie è quella che dalla Sardegna meridionale raggiunge le coste medio-tirreniche italiane. Anche in questo caso si tratta di commercio di metalli, presenti in notevoli quantità sia sull'isola sia nel distretto di Tolfa. Si esportano oggetti in bronzo di notevole fattura utilizzati dalle élites indigene nelle cerimonie pubbliche per ostentare prestigio e potenza. I rapporti fra Fenici e Greci di Eubea sono invece ben definibili in Campania, in particolare nell'insediamento di Pithekoussai, a Ischia, ma anche a Pontecagnano, a sud di Salerno. In questa fase, il Tirreno meridionale è un'area estremamente aperta ai contatti fra elementi allogeni e comunità locali e punto di irradiazione dei commerci euboici e fenici verso la Sardegna da un lato e le coste dell'alto Lazio e dell'Etruria meridionale dall'altro. Tra la seconda metà del IX e gli inizi dell'VIII sec. a.C. prolificano le importazioni fenicie in Italia, comprese Sicilia e Sardegna, e si conoscono sempre meglio le rotte dei popoli del Mediterraneo centrale. Queste informazioni costituiranno un bagaglio imprescindibile per il felice esito delle prime esperienze coloniali che di lì a poco fioriranno, dalle coste del Nord-Africa alla penisola italiana, dalla Sicilia alla Sardegna alla Spagna, per approdare all'Atlantico con le mitiche fondazioni di Gadir e di Lixus. 

Autori: M. Botto

Titolo: I primi contatti fra i Fenici e le popolazioni dell'Italia peninsulare

Rivista: in S. Celestino, N. Rafael, X.-L. Armada (edd.), Contacto cultural entre el Mediterráneo y el Atlántico (siglos XII-VIII ANE). La precolonización a debate

Anno: 2008

Riferimenti bibliografici: Madrid 2008, pp. 123-148