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Dati dal georadar facili da interpretare

Il georadar è uno degli strumenti più versatili nell'ambito delle prospezioni archeologiche e per il monitoraggio dei beni culturali, capace di assicurare una diagnostica non invasiva ad alta risoluzione del sottosuolo e delle strutture sia architettoniche che monumentali. Nonostante gli innumerevoli vantaggi che la strumentazione offre, tuttavia il suo impiego è limitato dalla difficile interpretabilità delle misure. Sorge quindi la necessità di tecniche di elaborazione dei dati e di algoritmi di ricostruzione al fine di ottenere immagini della scena investigata che siano semplici da interpretare anche per un operatore non esperto. Tra le tecniche di elaborazione di dati georadar, riveste particolare impor tanza il backg round removal. Tale procedura consiste nel sottrarre al segnale ricevuto dal georadar, punto per punto, una media dei segnali raccolti dal georadar stesso mentre si muove lungo l'interfaccia fra aria e mezzo investigato. In questo modo è possibile cancellare dalle misure la parte costante associata alla riflessione dall'interfaccia aria/mezzo, che potrebbe mascherare completamente il segnale retrodiffuso dagli oggetti sepolti, cioè la vera e propria parte utile del segnale. A fronte di questo vantaggio, tuttavia, tale tecnica comporta lo svantaggio della distorsione delle immagini associate ai bersagli sepolti. Questo particolare effetto è stato investigato per la prima volta nel lavoro scientifico Effects of the Backg round Removal in Linear Inverse Scattering: basandosi su uno studio di questa procedura in termini di fisica-matematica, si sono discussi in modo approfondito alcuni aspetti strategici relativi ad una consapevole applicazione del background removal, senza la qua- le esso potrebbe addirittura risultare dannoso.

Autori: R. Persico, F. Soldovieri

Titolo: Effects of the Background Removal in Linear Inverse Scattering

Rivista: IEEE Transactions On Geoscience and Remote Sensing

Anno: 2008

Riferimenti bibliografici: (03091J0), 2008