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La struttura elettronica delle molecole chirali

Le molecole chirali, dal greco chei (mano), non sono sovrapponibili alla loro immagine speculare. Sono tali gli aminoacidi, le proteine, gli zuccheri e circa il 50% dei principi attivi dei medicinali. Lo studio della struttura elettronica delle molecole chirali si effettua per mezzo della luce polarizzata circolarmente: una sonda non simmetrica per riflessioni speculari. Esse rispondono diversamente alle due polarizzazioni circolari, ed è proprio la differenza (dicroismo) a fornire informazioni sulle proprietà strutturali ed elettroniche delle molecole. Con lo sviluppo delle sorgenti di luce di sincrotone si è esteso il dicroismo all'emissione di elettroni per fotoionizzazione - una molecola, dopo aver assorbito un fotone ultravioletto, emette un elettrone (spettroscopia di fotomissione) - unendo così le proprietà di studio degli orbitali molecolari alle proprietà strutturali di carattere chirale. E' emerso che la probabilità di emettere un elettrone dalla molecola chirale dipende dalla polarizzazione della luce e la diferenza tra queste probabilità genera una modulazione oscillante del numero degli elettroni fotoemessi in funzione dell'energia cinetica dell'elettrone. questo segnale è una vera e propria impronta digitale dell'orbitale molecolare e della struttura di una molecola chirale. Mediante questa spettroscopia e opportuni calcoli di natura quanto-meccanica, l'Istituto di Struttura della Materia del Cnr di Roma ha evidenziato l'influenza delle conformazioni di una molecola chirale sugli orbitali molecolari, contribuendo allo studo delle proprietà elettroniche delle conformazioni stesse, rilevante per il controllo della loro differente reattività in ambiente biologico, nella produzione di farmaci e nelle nanotecnologie.

Autori: S. Turchini, D. Catone, G. Contini, N. Zema, S. Irrea, M. Stener, D. Di Tommaso, P. Decleva, e T. Prosperi

Titolo: Conformational Effects in Photoelectron Circular Dichroism of Alaninol

Rivista: ChemPhysChem

Anno: 2009

Riferimenti bibliografici: 10(2009), pp. 1839-1846